Capentieri, escavatoristi, responsabili di cantieri, ma anche macchinisti. Mestieri sempre più cercati, ma che nessuno vuole fare. Come spesso accade per i profili con mansioni tecnico-pratiche, la domanda non incontra l’offerta. Lo spiegano i dati del centro studi di Distretto Italia (Elis) incrociati con quelli di Skuola.net. Secondo il primo osservatorio, ovvero l’Elis, il 75 per cento delle offerte di lavoro riguardano profili con mansioni tecnico-pratiche: il dato emerge nell’ambito di un progetto Consorzio Elis, promosso dalla presidenza di Autostrade per l’Italia, che vede la partecipazione di 56 soggetti, tra grandi imprese, agenzie del lavoro e altri enti. Il centro studi si Skuola.net rileva invece che la metà degli studenti delle superiori non è più attratta dai mestieri manuali e si indirizza verso percorsi accademici.
Tra i mestieri più ricercati c’è l’autista di mezzi pubblici, ovvero chi guida autobus, tram, metropolitane. Manca anche il carpentiere, una figura altamente specializzata nel mondo delle costruzioni che richiede di interpretare disegni tecnici, di utilizzare attrezzature specializzate, di realizzare impalcature e di lavorare con elementi metallici. Infine, il tecnico dell’armamento ferroviario che si occupa dello sviluppo e della manutenzione di binari. Si deduce, quindi, che i settori che soffrono più di tutti sono i trasporti, le costruzioni, la meccanica, l’elettronica, la meccatronica, l’information technology, il retail e le telecomunicazioni.
Fonte : Today