AGI – Polemica sul sindaco di Solesino, comune di 7mila abitanti nella Bassa Padovana, ‘reo’ di aver esposto una bandiera dell’Inter con il tricolore e le due stelle sul municipio dopo la conquista dello scudetto. Il gesto è stato una risposta in stile Peppone e Don Camillo al sacerdote della frazione di Arteselle, don Marino Ruggero, che quando i bianconeri erano ancora in lotta per il titolo e aveva esposto la bandiera della sua Juventus fuori dalla canonica. Dopo la matematica certezza del tricolore, arrivata con il derby vinto lunedì scorso, il sindaco di centrodestra Elvy Bentani, rieletto nel 2023 e grande tifoso della Beneamata, ha incaricato gli operai del Comune di esporre una bandiera cucita per celebrare il ventesimo scudetto nerazzurro.
Il drappo gigante a scacchi gli era stato donato dall’Inter club di Solesino, come riferisce Il Gazzettino, e, anche se appeso sul lato opposto alle bandiere istituzionali, violerebbe la regola che vieta di esporre sugli edifici pubblici “vessilli privati o di parte”. L’opposizione, con la lista civica di centrosinistra Solesino Progresso, lista civica di centrosinistra, ha deciso di cavalcare quella che poteva essere derubricata a semplice goliardia sportiva. “Non so se siamo davanti a un vilipendio, ma sicuramente alla mancanza di rispetto di un luogo istituzionale qual è il municipio, del buon gusto e della decenza”, ha lamentato il consigliere comunale Andrea Garavello.
“La casa del Comune è la casa di tutti, ma per l’ennesima volta Bentani scambia la ‘cosa pubblica’ per ‘cosa propria’”, ha aggiunto. “Se questi sono gli unici argomenti rimasti alle minoranze per attaccarmi”, la replica del sindaco, “vuol dire che è gente arrivata alla frutta. E in ogni caso pure don Marino ha esposto una bandiera della Juve. Eppure anche la chiesa sarebbe la casa di tutti”. La giunta, comunque, non si è spaccata: “Tutti i componenti sono interisti, forse solo uno è milanista, ma non lo dichiara pubblicamente”, ha assicura Bentani. Lo juventino Don Marino, pero’, ha avvertito: “Se il sindaco non la leva, la faro’ ammainare io. Ora aspetto la Juve in finale di Coppa Italia. Se vince, suonerò le campane a festa”. E se perde “le suonerò a morto”, ha aggiunto.
Fonte : Agi