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Il Milan esce indenne da Torino e Allegri si complimenta con Pioli per le sue mosse tattiche dopo l’ingresso di Chiesa: “È stato bravo”. Ma poi dimentica il nome di un giocatore.
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Il Milan respinge l’assalto della Juventus al secondo posto ed esce dall’Allianz Stadium con un pareggio importantissimo. Con mezza difesa fuori per squalifica e Sportiello inserito last minute al posto di Maignan, i rossoneri resistono fino alla fine e giocano un brutto scherzo a Massimiliano Allegri. Alla fine della partita l’allenatore dei bianconeri si complimenta anche con Stefano Pioli per le sue mosse a partita in corso, ma qualcosa va storto.
Il tecnico livornese è intervenuto ai microfoni di DAZN per analizzare il pareggio per 0-0 contro il Milan e ha cominciato con un apprezzamento per gli accorgimenti tattici messi in atto da Pioli dopo l’ingresso in campo di Chiesa che aveva dato nuova spinta alla squadra. Allegri però nel suo discorso dimentica il nome del terzino sinistro che ha bloccato Mckennie: “È stato molto bravo Stefano Pioli, perché comunque quando l’ho messo dentro ha invertito Florenzi, l’ha messo a destra su Chiesa e ha messo un ragazzo alto che tra l’altro ha disturbato McKennie su due cross che potevano essere favorevoli”.
Il “ragazzo alto” altri non è che Davide Bartesaghi, subentrato a dieci minuti dalla fine: il giovane è uno dei pilastri della Primavera rossonera e si distingue soprattutto per la sua fisicità (è alto quasi 190 cm), utile anche in prima squadra nei dieci minuti concessi contro la Juve. In quel momento però Allegri è stato colto alla sprovvista, dimenticando totalmente il nome del giocatore mandato in campo per provare a tamponare l’emergenza difensiva nei minuti finali.
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L’allenatore della Juventus poi ha spiegato i motivi della sostituzione di Vlahovic, escludendo problemi fisici: “Una sostituzione normale, avevamo Milik e Kean in panchina, ho scelto di mettere Milik. Dusan comunque ha fatto bene fino a quel momento, poi veniva da tante partite, altrimenti partiremo con i primi 11 e finiremo con i primi 11 undici, non è che quando uno viene sostituito è una bocciatura. In quel momento avevo bisogno di gente più fresca davanti, il Milan stava arretrando il baricentro e quindi ho messo dentro Milik, Chiesa, Mckennie che nelle palle inattive o sui cross poteva andare a chiudere”.
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Fonte : Fanpage