Il Parlamento europeo ha chiesto alla leadership dell’Unione e agli Stati membri di contrastare con urgenza i tentativi di ingerenza della Russia di Vladimir Putin, soprattutto in vista delle prossime elezioni europee. Lo ha fatto approvando una risoluzione non legislativa nell’ultimo giorno dell’ultima plenaria della legislatura a Strasburgo. Il testo è stato approvato con una maggioranza schiacciante con 429 voti a favore, 27 contrari e 48 astensioni. E tra questi ultimi si trovano, per ragioni diverse, anche i deputati di Fratelli d’Italia, di Giorgia Meloni, della Lega di Matteo Salvini e del Movimento 5 Stelle di Giuseppe Conte.
Nel testo il Parlamento si dice “sconvolto” dalle accuse “credibili” secondo cui alcuni deputati sarebbero stati pagati per diffondere la propaganda russa e molti avrebbero partecipato alle attività del media filorusso “Voice of Europe”, tutto ciò nel contesto della guerra contro l’Ucraina. Riferendosi a casi sospetti di ingerenza russa provenienti da tutta Europa, tra cui Bulgaria, Germania e Slovacchia, i deputati si sono detti preoccupati per il recente interrogatorio del deputato e leader dell’AfD Maximilian Krah da parte del Federal Bureau of Investigation (Fbi) degli Stati Uniti, in quanto sospettato di aver ricevuto denaro da agenti del Cremlino e per l’arresto in Germania, lunedì scorso (23 aprile), di un suo assistente parlamentare con l’accusa di essere una spia cinese. Il Parlamento ha invitato quindi l’AfD a dichiarare al più presto le sue relazioni finanziarie, in particolare con il Cremlino, e a divulgare pubblicamente lo scopo e l’importo esatto di tutti i pagamenti provenienti da fonti collegate al Cremlino.
Ma la Lega si è opposta al testo, sostenendo che la risoluzione “come già altre nel recente passato, conteneva ancora calunnie e fake news sulla Lega, accuse infamanti mai dimostrate, ma soprattutto smentite dalle stesse autorità italiane e rivelatesi una montatura”. Il Carroccio ha rivendicato di aver “sempre espresso la propria preoccupazione per i tentativi di ingerenze straniere da parte di regimi ostili e portato il proprio contributo nelle commissioni competenti”, ma aggiungendo che “non può e non potrà mai condividere certi contenuti”.
“Purtroppo, ancora una volta, la maggioranza di centrosinistra del Parlamento europeo ha utilizzato la risoluzione di oggi come una clava contro gli avversari politici, introducendo nel testo una lunga serie di fake news e rifiutandosi di condannare le infiltrazioni russe nei partiti di sinistra”, ha affermato invece per Fratelli d’Italia Carlo Fidanza. Il M5s, in una nota, ha invece spiegato di essersi astenuto perché ritiene “inaccettabile bollare come filorusso chi si oppone all’invio di armi nelle zone di conflitto, come quello ucraino”.
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Fonte : Today