Secondo Dave Grohl la nascita dei Foo Fighters è stata «Un incidente fortunato». Nella sua autobiografia The Stroyteller ha spiegato come dopo la fine drammatica dei Nirvana con il suicidio di Kurt Cobain, ogni passo che lo ha portato a creare una nuova band e a portarla al successo sia stata del tutto casuale. Decisioni improvvise che lo hanno rimesso al centro del mondo del rock con una delle band più amate, universali e di successo della musica americana.
Tutto inizia con il periodo di reclusione volontaria che Dave Grohl trascorre in Irlanda nei mesi immediatamente successivi al funerale di Kurt Cobain. Un giorno mentre guidava lungo la strada panoramica Ring of Kerry nella penisola di Iveragh nel sud ovest del paese, ha incontrato un ragazzo che faceva l’autostop, e indossava una maglietta dei Nirvana. «In quel momento ho capito che non potevo più nascondermi». Nell’ottobre 1994 Dave Grohl entra nei Robert Lang Studios di Seattle e registra quindici canzoni con il produttore Barrett Jones in cui suona tutti gli strumenti (in una canzone, X-Static c’è Greg Dulli degli Afghan Whigs alla chitarra) e decide di stampare solo cento copie in vinile di un album a cui dà un titolo preso da un libro sugli UFO: Foo Fighters.
Poi va in un laboratorio specializzato e fa copie dell’album in cassetta e lo distribuisce a tutti. «Quando qualcuno mi diceva: i Nirvana sono la mia band preferita, io gli dicevo: ascolta questo». Le cassette iniziano a circolare tra i discografici, Eddie Vedder fa sentire due canzoni nel suo show radiofonico Self Pollution e poco dopo la Capitol Records offre un contratto e il demo registrato a Seattle diventa il primo album dei Foo Fighters che esce il 4 giugno 1995. «Non doveva essere un album, era solo un esperimento» ha detto Dave, «Era un demo tape che poi è diventato un album e alla fine è diventato una band. Non avevo nessun piano a lungo termine per iniziare una nuova carriera, ma quel disco ha cambiato la mia prospettiva su tutto».
Durante le session, Dave Grohl viene anche chiamato da Tom Petty per diventare il nuovo batterista dei suoi Heartbreakers. Quando sente del nuovo progetto, lo stesso Tom Petty gli consiglia di portarlo avanti, e Dave Grohl forma una band con Nate Mendel e William Goldsmith dei Sunny Day Real Estate e Pat Smear dei Germs. «Penso sempre ad un album dei Foo Fighters come se fosse l’ultimo. Il secondo The Colour and the Shape del 1997 per esempio l’ho fatto per non far sembrare il primo un side project. Ho pensato che avrei dovuto farci qualcosa con quella band, e alla fine ha funzionato».
Fonte : Virgin Radio