Tra pochi giorni, il 1 maggio, Piero Pelù si esibirà sul palco del Circo Massimo, a Roma, nel consueto concertone della festa dei lavoratori. Un ritorno attesissimo dopo che il cantante, dieci mesi fa, ha dovuto sospendere il tour e tutte le uscite pubbliche per via di uno shock acustico subìto in studio di registrazione.
Un problema che ha conseguenze ancora oggi, come spiega Pelù in un’intervista al Corriere: “È stato un incidente sul lavoro. Ero in studio di registrazione e ho subito uno shock acustico. Avevo cambiato cuffie e il fonico non ha fatto bene i calcoli – racconta – Ho perso i sensi, sono cascato a terra. A quello si sono sommati i miei di errori: non ho fatto subito i controlli e ho trascurato il problema”. Sta meglio, ma non recupererà mai del tutto: “Il danno è irreversibile – continua l’ex Litfiba – Ho recuperato un po’ ma da questi shock non si guarisce. Posso accerchiare il problema con la tecnologia. Un sistema acustico ben calibrato mi permette di affrontare di nuovo il palco: devo creare l’inferno sonoro fuori, ma in cuffia è come se avessi Casadei”.
Recentemente Piero Pelù ha parlato anche dei suoi problemi con la depressione. A renderlo così fragile non solo l’incidente che lo ha costretto a fermarsi ma anche lo scioglimento dei Litfiba, spiega ancora: “Alle preoccupazioni per la salute, si sono sommati i pensieri legati alla fine dei Litfiba. Ho cercato un aiuto professionale, cui mi rivolgo ancora, e sono riuscito ad aprire delle belle porte”.
Gli è stato chiesto anche della depressione a cui ha accennato recentemente: “Alle preoccupazioni per la salute, si sono sommati i pensieri legati alla fine dei Litfiba. Ho cercato un aiuto professionale, cui mi rivolgo ancora, e sono riuscito ad aprire delle belle porte”. A differenza di Ghigo Renzulli, ormai ex spalla artistica, lui avrebbe continuato il progetto musicale iniziato quarant’anni fa: “Ho sperato che gli ego si calmassero e che, nonostante gli annunci, non sarebbe stato l’ultimo tour. E invece non si cambia la testa della gente”.
Fonte : Today