L’Alta Corte di Calcutta ha ordinato un nuovo processo di reclutamento entro 15 giorni e imposto al personale scolastico di restituire lo stipendio ricevuto finora con gli interessi. L’amminsitrazione locale, guidata dalla chief minister Mamata Banerjee, ha fatto ricorso alla Corte suprema. Alcuni funzionari statali sono stati arrestati con accuse di corruzione e beni del valore di milioni di rupie sono stati confiscati.
Kolkata (AsiaNews) – Questa mattina il governo del Bengala occidentale ha presentato ricorso alla Corte suprema indiana dopo che l’Alta Corte di Calcutta ha deciso di annullare le nomine di tutto il personale scolastico selezionato tramite concorso pubblico nel 2016. Si tratta di oltre 24mila persone, tra insegnanti e non, che rischiano di trovarsi all’improvviso senza lavoro.
A inizio settimana, infatti, il tribunale locale ha dichiarato nullo il processo di selezione condotto nel 2016, ordinando alla School Service Commission – il comitato che si occupa del reclutamento degli insegnanti – di effettuare nuove assunzioni entro i prossimi 15 giorni e dando istruzioni ai docenti di restituire lo stipendio ricevuto finora entro sei settimane e con gli interessi.
Il governo del Bengala occidentale aveva annunciato nel 2014 la volontà di reclutare tramite concorso il personale scolastico delle scuole pubbliche. Ma quando si è svolto lo State Level Selection Test, diversi candidati, terminato l’esame, hanno denunciato una serie di irregolarità, come, per esempio, persone con bassi punteggi che si sono ritrovate in cima alla graduatoria o addirittura candidati che non avevano superato il concorso che hanno poi ricevuto la lettera di nomina.
Il caso era per la prima volta balzato agli onori della cronaca a luglio 2022, quando era stato arrestato l’ex ministro dell’Istruzione del West Bengal, Partha Chatterjee, che prima di unirsi al Trinamool Congress, il partito guidato dalla chief minister Mamata Banerjee, faceva parte del Bharatiya Janata Party (BJP), lo schieramento del primo ministro Narendra Modi. Chatterjee è sospettato, insieme ad altri, di aver ricevuto denaro da persone che sono poi state assunte in maniera fraudolenta: durante le indagini l’Enforcement Directorate, l’agenzia governativa indiana che si occupa di frodi finanziarie, ha sequestrato diversi milioni di rupie e gioielli, rinvenuti nella residenza di uno dei più stretti collaboratori di Chatterjee. Anche diverse proprietà e terreni per il valore di centinaia di milioni di rupie sono stati confiscati dall’ED.
In un secondo caso correlato, la School Service Commission è accusata di aver assunto insegnanti delle scuole primarie che non avevano superato il test di idoneità. I media locali scrivono che dopo il concorso l’Alta Corte di Calcutta aveva ricevuto circa 500 petizioni che denunciavano la corruzione della commissione statale. In base ad alcune testimonianze, parte dei candidati durante la selezione avevano scritto solo i propri dati personali e per il resto lasciato il foglio d’esame in bianco. Un consigliere della School Service Commission e un presunto intermediario a inizio mese sono stati arrestati e si trovano al momento in custodia giudiziaria.
Secondo i commentatori il caso rischia di avere ricadute negative sull’amministrazione locale, e in particolare sulla chief minister Mamata Banerjee, che finora ha dichiarato che gli insegnanti esclusi dalla professione per la sentenza della Corte riceveranno sostegno (non è chiaro se anche economico) da parte dello Stato: “Sosterremo coloro che hanno perso il lavoro”, ha detto la leader del Trinamool Congress, aggiungendo che il BJP, che spera in una vittoria alle elezioni in corso, ha influenzato la magistratura e l’esito delle sentenze.
Fonte : Asia