Un’oasi ampia 25 ettari, un’area naturale e agricola al servizio della comunità e, in futuro, dei turisti arrivati in questa terra per visitare centro storico e stabilimenti termali e che, presto, avranno un luogo in più da visitare. Siamo a Castrocaro Terme e Terra del Sole, comune di seimila abitanti situato a due passi da Forlì, in Romagna. Nel cuore di questo piccolo comune che negli anni Novanta ospitava quasi duecentomila turisti l’anno, da un’idea di Generali assicurazioni e Wwf sorgerà, entro la primavera del 2025, l’Oasi Gregorina.
Sarà composta da prato mellifero (dedicato all’allevamento di api e alla produzione di miele), vigneto (dai cui frutti viene estratto il noto Sangiovese di Romagna), food forest (area caratterizzata dalla presenza di alberi da frutto) e bosco “sociale”, porzione dell’oasi in cui sorgerà un anfiteatro e che sarà utilizzata per organizzare eventi ludici e culturali. Sorgerà all’interno della Tenuta Gregorina, area di proprietà del gruppo Leone alato (la holding agroalimentare di Generali) che, grazie a questo progetto, verrà restituita alla comunità. Nonostante la sua realizzazione sia ancora in corso, l’Oasi è già pronta ad accogliere tra il 4, 9 e 11 maggio scuole, realtà del terzo settore, dipendenti Generali e visitatori esterni (previa prenotazione) per una prima passeggiata.
La presentazione
Presentata lunedì 22 aprile a Palazzo della Cancelleria di Roma, l’Oasi Gregorina rientra nel più ampio progetto di Generali Italia chiamato Generali Act4Green con cui la compagnia si impegna a piantare, entro il prossimo anno, un milione di alberi (oltre cento per ogni dipendente) all’interno dei territori di cinque aziende agricole situate in Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Lazio e Calabria.
All’evento di lancio dell’Oasi ha preso parte il ministro dell’Agricoltura e della sovranità alimentare Francesco Lollobrigida, che nel suo intervento ha voluto porre un accento particolare sull’attività di apicoltura prevista nell’area verde. “In quella specie animale, gli esemplari femminili hanno un ruolo centrale“.
Protagonista della giornata è stato l’amministratore delegato di Generali Italia Giancarlo Fancel, che con soddisfazione ha presentato l’Oasi Gregorina come “un contributo piccolo ma molto importante per costruire un pianeta migliore da lasciare alle future generazioni“. Ed è proprio alle nuove generazioni che pensa il sindaco di Castrocaro Terme e Terra del Sole Francesco Billi che, sentito da Wired Italia, ha spiegato: “Siamo un comune termale e, per questo, da sempre attenti alle politiche ambientali e al rispetto del territorio. Oggi Generali ci offre la possibilità di arricchire l’offerta locale anche dal punto di vista didattico. Grazie all’Oasi Gregorina, infatti, studentesse e studenti potranno scoprire l’importanza del contatto con la natura, e questo anche per merito delle scuole del territorio, che hanno accolto con entusiasmo il progetto e saranno le prime a portare i ragazzi a visitare l’area“.
Il coinvolgimento dei più giovani nella vita pubblica della zona sembra comunque far parte della storia di Castrocaro Terme, data la presenza del Consiglio comunale dei ragazzi. “Gli studenti delle scuole elementari e medie votano il loro sindaco, che presiede la sua giunta di ragazzi, interloquisce con il sindaco del paese e propone progetti”. Billi ha spiegato che il Consiglio dei ragazzi è stato coinvolto nella messa a punto del progetto Oasi Gregorina. Ma il primo cittadino guarda più in là: oltre alle possibilità in ambito didattico e al lancio dell’Oasi come gesto concreto di intervento a contrasto del cambiamento climatico, una volta conclusi i lavori l’area vorrebbe essere anche polo di attrazione turistica. “Tante persone vengono per visitare i borghi e le terme dei nostri comuni. Ora è il momento di valorizzare anche il paesaggio“.
Una visita virtuale
In attesa di poter varcare l’ingresso dell’Oasi Gregorina, Generali ha offerto ai presenti al lancio del progetto una visita virtuale della riserva naturale. Attraverso visori di realtà aumentata e cuffie forniti dagli organizzatori, è stato possibile passeggiare nella vigna e nei prati dell’Oasi accompagnati dai lavoratori del territorio e dai vertici di Generali che, passo dopo passo, spiegavano le caratteristiche delle diverse produzioni, oltre a rendere conto delle future infrastrutture da realizzare nei 25 ettari di verde coinvolti nel progetto. “Tutte opere da mettere a punto con materiali e tecniche ecosostenibili” promette Barbara Lucini, Country Sustainability & Social Responsibility di Generali. Solo il tempo, a questo punto, potrà dirci se l’auspicio della società di assicurazioni e del Wwf sarà pienamente realizzato: quello della possibilità di fare coesistere biodiversità e vocazione agricola di un territorio.
Fonte : Wired