In tempi recenti, è impossibile non menzionare Jacqueline Kennedy che l’adorava e impose il suo stile introducendo la moda di camminare scalzi, nonostante l’isola fosse già famosa nel mondo per i suoi sandali di corda. Oggi più che mai Capri continua ad essere meta di viaggiatori, intellettuali e celebrities, ammaliati dal suo stile e stregati dal suo mare.
Storia millenaria
L’isola si estende su un’area di circa 10 km², distribuiti fra i comuni di Capri e Anacapri. Dal blu cobalto del mare emerge un susseguirsi di grotte (se ne contano 65) e faraglioni, interrotti, ad un certo punto, da un’ampia insenatura: è Marina Grande, il porticciolo dell’isola da dove parte la funicolare che in dodici minuti sale a Capri, raggiungibile anche a piedi. Casette di tufo, tetti a terrazza, archi, pergolati, vie tortuose che alla fine sbucano sempre lì, sulla piazza Umberto I, la famosa Piazzetta: vero e proprio salotto all’aperto frequentato dai vip e raccolto attorno ai caffè. Da qui, si gode della splendida vista su Marina Grande, la chiesa di Santo Stefano (ricostruita nel 1600, mescolando forme barocche a cupole arabeggianti) e Palazzo Cerio, che un tempo fu il castello di Giovanna I d’Angiò. Capri fu molto amata dai romani, tanto da aver ospitato ben 12 ville imperiali. Di queste Villa Jovis è la più grande, chiamata anche palazzo di Tiberio perché proprio da qui il grande condottiero comandò l’impero romano dal 27 al 37 dopo Cristo. Ci si arriva dopo una passeggiata di 45 minuti dalla chiesetta di San Michele.
Natura sorprendente
Un giro in barca attorno all’isola è assolutamente consigliato per ammirare la bellezza di Capri nella sua interezza e per fare un tuffo nelle acque limpide. La Grotta Azzurra, lunga 60 m per 25 di larghezza, può essere visitata in motoscafo o con piccole imbarcazioni (partendo da Marina Grande, in un’ora e mezza, si passa anche accanto ai famosi bagni di Tiberio e sotto le pareti a precipizio del terrazzo di Anacapri). Al suo interno, così come ai bagni di Tiberio, sono visibili resti di opere murarie romane, ora affondate, che rendono ben visibili gli effetti del bradisismo (l’innalzamento o abbassamento del suolo dovuto alla presenza del magma sottostante), tuttora attivo. Da ammirare da vicino anche i tre faraglioni. Il primo, vicino alla costa, si chiama Stella ed è alto 109 m; il secondo, Faraglione di mezzo, è alto 81 m ed è attraversato da parte a parte da una galleria; il terzo, più esterno, si chiama Scopolo, è alto 104 m.
Panorami mozzafiato
Da una scala, si sale alla spianata della chiesa di San Maria del Soccorso dalla quale la vista sui golfi di Napoli e di Salerno è veramente spettacolare. Il Belvedere di Punta Tragara offre una veduta incantevole sui faraglioni e la Marina Piccola, e l’Arco Naturale domina lo strapiombo denominato o’ funno (il fondo), località un tempo molto apprezzata dagli abitanti dell’isola per le attività balneari. A Capo Massullo, poco distante dai faraglioni, in una spettacolare posizione panoramica, sorge la casa color rosso pompeiano dello scrittore Curzio Malaparte, capolavoro del razionalismo italiano. Anacapri è il secondo centro dell’isola, immersa tra uliveti e vigne. Da visitare, in piazza San Nicola, la chiesa di San Michele dal bel pavimento maiolicato, e Villa San Michele il cui giardino con pergolato invita a una sosta. Da Anacapri, seguendo la strada che scende verso la Torre di Damecuta (del 1100), si visitano gli scavi dell’ultima delle tre ville romane. Chi ama la natura, infine, salga sul monte Solaro che dai suoi 589 m domina l’isola, Lo si raggiunge in seggiovia o a piedi, attraverso una mulattiera (ci vuole un’ora) e da qui è possibile visitare anche i resti del Fortino di Bruto (inizi’800).
Lo shopping
Ai tanti richiami culturali, al fascino del mare e della natura, Capri unisce quello dello shopping. Capri è sinonimo di moda, di uno stile unico elegantemente informale e semplice di vivere il mare. Ai gustosissimi prodotti tipici, si affiancano quindi capi di abbigliamento, sandali e scarpe, gioielli e i profumi, esposti nelle vetrine delle botteghe artigiane o nelle lussuose boutique delle grandi griffe locali e internazionali.
Fonte : TgCom