Servizio di maggior tutela elettrico, per rientrare c’è tempo fino a fine giugno

Per rientrare nel servizio di maggior tutela elettrico, gli utenti domestici non vulnerabili hanno tempo fino al prossimo 30 giugno e a fare fede, in questo senso, è “la data di ricezione della richiesta del cliente attraverso i canali, anche telefonici o telematici, indicati dall’esercente la maggior tutela”. Come riporta Il Sole 24 Ore, l’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente (Arera) ha voluto rendere chiaro a chiunque sia passato al mercato libero tale passaggio, facendo seguito alla raccomandazione fatta agli esercenti del servizio di maggior tutela lo scorso febbraio.

Fino alla fine del prossimo giugno, i clienti potranno dunque fare richiesta di rientro nel servizio di maggior tutela, per poi essere trasferiti dall’1 luglio al servizio a tutele graduali. Tale domanda dovrà essere inoltrata alla società esercente la maggior tutela nel comune in cui si trova la fornitura. In questo senso, l’elenco completo si trova sul sito dell’autorità.

L’Arera ha disposto inoltre che toccherà alle società inoltrare “al sistema informativo integrato le richieste di switching secondo le tempistiche ordinarie; in tutti i casi sarà garantito il passaggio al servizio a tutele graduali” e che “fino alla decorrenza del servizio a tutele graduali continuerà ad applicarsi il contratto in corso”. In ogni caso, come per tutte le richieste di cambio o modifica di un contratto, la continuità della fornitura sarà garantita senza bisogno di alcun intervento sul contatore.

Come l’autorità ha avuto modo di chiarire già in passato, i clienti domestici vulnerabili serviti in maggior tutela potranno continuare a usufruire del medesimo servizio anche dopo il 30 giugno. Si tratta, nel dettaglio, ci coloro che (alternativamente) si trovano in condizioni economicamente svantaggiate, versano in gravi condizioni di salute tali da richiedere l’utilizzo di apparecchiature medico terapeutiche alimentate dall’energia elettrica, sono soggetti con disabilità, hanno un’utenza in una struttura abitativa di emergenza a seguito di eventi calamitosi, hanno un’utenza in un’isola minore non interconnessa o hanno un’età superiore ai 75 anni.

Per l’autorità tutti questi chiarimenti sono stati resi necessari in seguito al monitoraggio delle offerte effettuate nei primi due mesi del 2024, “che mostra l’assenza di offerte nel libero mercato con un prezzo dell’energia più vantaggioso di quello garantito dal servizio di maggior tutela”.

Fonte : Wired