Hotel Barberini, il direttore dopo le intossicazioni da cloro: “Si è formata una nube, poi la tosse”

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Otto intossicati, 35 camere tutte occupate e circa una sessantina di ospiti: questi i numeri dell’evacuazione all’Hotel Barberini. “Una reazione chimica ha creato una nube tossica”, spiega a Fanpage.it il direttore dell’albergo di Roma.

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Il direttore dell’albergo Leonardo Marinelli a sinistra, polizia locale, auto medica e pompieri a destra.

“Hanno visto una nube e hanno iniziato a tossire. Ci siamo accorti di ciò che stava succedendo quando i dipendenti che si trovavano al piano interrato, nella spa, sono saliti tossendo“. Queste la parole a Fanpage.it del direttore dell’Hotel Barberini di Roma, Leonardo Marinelli, che nella mattina di oggi, martedì 23 aprile 2024, è stato evacuato dopo che otto persone sono rimaste intossicate per esalazioni da cloro. 

“Non mi trovavo in sede quando è scattato l’allarme, mi ha avvisato verso le 9.40 un collaboratore addetto al ricevimento – ha spiegato a Simona Berterame – L’aria non era respirabile, c’è stato un problema con l’acido cloridrico. Stiamo capendo cosa sia successo, una reazione chimica ha creato una grossa nube”.

Come stanno le persone rimaste intossicate per il cloro

La nube è apparsa all’interno della spa, nel piano interrato: “Tutte le persone che si trovavano lì ne hanno risentito maggiormente. Al piano interrato, oltre alla spa, si trovano alcuni depositi e lo spogliatoio dei dipendenti: è per questo che sono stati i membri del personale a risentirne maggiormente”.

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Sono loro le otto persone rimaste intossicate: tre hanno rifiutato le cure mediche, gli altri sono stati trasferiti nei nosocomi della capitale. Per un uomo di sessanta anni e una donna di cinquanta, rispettivamente al San Giovanni e al San Camillo è scattato il codice rosso; due donne di 39 e 26 anni si trovano invece all’Umberto I in codice giallo e un quarantottenne, sempre in giallo, è al Gemelli.  “I familiari sono già tutti stati allertati. Sostanzialmente stanno bene, i colpi di tosse restano perché ha colpito le vie aeree”, continua il maganer dell’hotel.

L’evacuazione di 35 camere: “Almeno 60 persone”

Oltre ad affidare le persone intossicate alle cure dei medici, non appena scattato l’allarme è partita l’evacuazione. “Alcuni ospiti stavano ancora facendo colazione, è stato detto loro di restare nel rooftop al sesto piano. Gli altri sono stati fatti uscire: abbiamo fatto il giro delle camere per evacuare l’intera struttura – continua il direttore dell’Hotel Barberini – Per fortuna nessun cliente si è sentito male, ma sono rimasti tutti molto spaventati”.

L’albergo ospita 35 camere e in questo periodo sono tutte occupate: “Si tratta di una sessantina di persone circa – precisa il manager dell’albergo – Al momento gli enti preposti ci hanno detto che possiamo accedere a struttura e camere, ma finché non c’è certificato di controllo dell’aria non possiamo far sostare le persone al loro interno”.

La priorità, per l’Hotel Barberini, è capire dove spostare i clienti. “Alcuni sono già stati presi in carico da altri hotel – continua – Se possiamo soltanto chiudere il piano interrato e limitare l’emergenza alla sola spa possiamo continuare ad utilizzare le 35 camere dell’hotel, altrimenti dovremo riallocare le persone“.

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Fonte : Fanpage