Non sono bastate le stroncature implacabili degli addetti ai lavori (ma anche di qualche fan della prima ora): Fabbricante di lacrime è stato un successo. Chi per genuina passione, chi per macabro senso del grottesco, sono tanti tantissimi a sintonizzarsi su Netflix per l’adattamento realizzato a partire dal romanzo fantasy-romance-dark di Erin Doom, scrittrice del mistero e regina dell’editoria passata dalla fanfiction alle case editrici vere e proprie. Il film, uscito in piattaforma lo scorso 4 aprile, è subito balzato in cima alla classifica dei titoli più visti in Italia. Ma non solo, perché questa opera struggente ci ha fatto guadagnare un inatteso primato.
Come riporta il magazine Variety, infatti, per la prima volta una pellicola italiana è finita in cima alla top 10 dei film non di lingua non inglese più visti. È la prima volta per l’Italia e il clamore suscitato da questa storia dark e conturbante è tale che Fabbricante di lacrime ha mantenuto la posizione n.1 della classifica dei non-English-language movies per ben due settimane. In qualche modo non c’è da stupirsi di questa risonanza internazionale del film diretto da Alessandro Genovesi (e prodotto tra gli altri da Iginio Straffi, già creatore del fenomeno globale delle Winx): già il libro di Doom è ambientato negli Stati Uniti e parecchi elementi (dal percorso scolastico alle divise, passando per i panorami) sono quasi concepiti per soddisfare un immaginario decisamente nutrito da riferimenti esterofili.
“Prima di tutto vorrei ringraziare i leader di Netflix per aver creduto ancora una volta in una storia originata dalla creatività italiana, che è però capace di rivolgersi ad un pubblico internazionale“, ha dichiarato Straffi in un comunicato. Lui stesso ha grande esperienza di ciò, dato che già le sue Winx erano state trasposte nella serie live-action di Netflix Fate: The Winx Saga, cancellata però dopo due stagioni. Fabbricante di lacrime, assieme ai suoi protagonisti Caterina Ferioli e Simone Baldasseroni, si sta dunque ritagliando uno spazio nel cuore di tanti fan internazionali, spianando la strada – si suppone – agli adattamenti delle altre opere di Erin Doom.
Fonte : Wired