La presidente dell’Anpi Roma Marina Pierlorenzi: “Un 25 aprile per la pace giusta, tensioni da evitare”

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Il 25 aprile è la festa della Liberazione d’Italia dal nazifascismo. La presidente di Anpi Roma a Fanpage.it: “Al nostro corteo sono benvenuti tutti i democratici e gli antifascisti. Tensioni per la presenza della Brigata Ebraica? Sono anni che li invitiamo e non partecipano. Invitiamo tutti a evitare tensioni. La nostra come sempre sarà una piazza plurale e inclusiva, per la pace e che sostiene il cessate il fuoco, non capisco le polemiche”.

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Marina Pierlorenzi, presidente dell’Anpi di Roma (Immagine di repertorio LaPresse)

Giovedì 25 aprile si festeggia il 79esimo anniversario della Liberazione d’Italia dal nazifascismo. Fanpage.it ha intervistato la presidente provinciale dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia (ANPI) di Roma, Marina Pierlorenzi. Gli abbiamo chiesto come si attualizzano oggi i valori della Resistenza, cosa pensa della censura del monologo di Antonio Scurati in Rai e delle possibili tensioni al corteo romano.

Gli studenti palestinesi e gli attivisti italiani che li sostengono dicono che “non tollereranno simboli sionisti” al corteo. L’Anpi, che sostiene il cessate fuoco e a tra le sue parole d’ordine la pace, è preoccupata per possibili tensioni?

Auspichiamo prevalga il buon senso di non accendere micce. Le provocazioni non servono a nessuno, noi siamo per una piazza pacifica, inclusiva e plurale. Non ci appassionano le polemiche. La piazza del 25 aprile a Roma è sempre stata aperta a tutti gli antifascisti e i democratici. Non abbiamo mai precluso la partecipazione di nessuno alla manifestazione da noi organizzata e non poniamo veti. Tutti gli anni abbiamo invitato la Brigata Ebraica, ma sono ormai anni che non partecipa. Occorre ribadire la richiesta di un immediato cessate il fuoco ovunque anche se non tutti sono d’accordo. Ci saranno le bandiere della pace che per noi sono di fondamentale importanza, nel mondo ci sono 57 conflitti ad alta intensità e siccome noi tuteliamo e valorizziamo la Costituzione ricordiamo a tutti l’articolo 11 – l’Italia ripudia la guerra. In piazza parleranno anche giovani, studenti, lavoratori, è una piazza che darà seguito e spazio a tutti.

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Quanto è importante la parola antifascismo oggi?

Se ti riconosci nei valori della Costituzione e ti dichiari antifascista sei ben accetto ed è per questo che ci sono persone provenienti da ogni esperienza politica e religiosa, questa è la nostra bussola. L’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia segue da sempre il pluralismo e l’inclusione sociale. Il tema del corteo di quest’anno è la pace. Giovedì è una giornata da considerare di festa per tutti.

Cosa pensa del caso Scurati, un brutto segnale? 

C’è stata un’intromissione pesante sul servizio pubblico. L’avvenimento recente che si è creato con Scurati è una cosa gravissima perché si cerca di contrastare e reprimere qualsiasi forma di opinione diversa rispetto a chi governa. In questo momento storico l’articolo 17 della Costituzione che riguarda la libertà di manifestare e l’articolo 21 sulla libertà di pensiero e opinione sono attaccati continuamente. Abbiamo inviato la nostra solidarietà come Anpi di Roma a Serena Bortone per aver denunciato la situazione con lo stesso Antonio Scurati che si ritrova a gestire una situazione pesante.

La nostra Costituzione è antifascista, ma c’è chi al governo fatica a dirsi antifascista… 

L’importanza della guerra di Liberazione e della Resistenza è fondamentale e non la si conosce abbastanza. Forse non si conosce nemmeno la Costituzione. Il 25 aprile è la festa nazionale di tutti gli italiani e le italiane liberate dal nazifascismo e rappresenta il fulcro da cui poi è partita la scrittura della Costituzione. Un momento unico nella storia italiana che consentì poi di far sì che l’Italia a differenza della Germania e del Giappone, ha potuto scrivere la sua Costituzione.

Quali sono i luoghi simbolo della Resistenza a Roma? 

Montagnola, Magliana e Porta San Paolo, il corteo attraverserà tutti i luoghi simbolo della Resistenza romana. La Liberazione della città di Roma dal nazifascismo ebbe come protagonisti il popolo, la gente comune che scese in piazza per combattere e morire contro i nazisti, dopo quel terribile 8 settembre 1943 – data dell’armistizio di Cassibile a Siracusa, l’Italia si arrese alle Nazioni Unite ma i nazifascisti, pronti da tempo, occuparono l’Italia – e qui a Roma è iniziata ufficialmente la Resistenza. Ricordiamo anche il ruolo dei militari nella Resistenza, ad esempio, uno dei martiri fu Giuseppe Cordero Lanza di Montezemolo.

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Fonte : Fanpage