Da sacrificato a pezzo pregiato del mercato, in poco più di ventiquattro mesi. È la singolare “montagna russa” che vede protagonista Brian Brobbey, ventiduenne attaccante di origini ghanesi che si sta rivelando la vera nota positiva dell’Ajax in una stagione solo parzialmente raddrizzata, dopo la crisi che ha portato i lancieri ad uscire quasi subito dalla lotta per lo scudetto olandese, dalla coppa nazionale (clamorosa sconfitta contro l’Hercules, club semiprofessionistico di quarta serie) e successivamente dalle competizioni europee (prima dall’Europa League nella fase a gironi e quindi dalla Conference per mano dell’Aston Villa).
Risultati che sarebbero forse stati anche peggiori se non ci fosse stato Brobbey a garantire continuità realizzativa sul fronte offensivo, cosa testimoniata dai ventuno centri – più dieci assist – con cui ha tenuto in piedi l’attacco della squadra biancorossa. Dove è tornato nell’estate del 2022, al termine di una sfortunata esperienza al Lipsia, conclusa con un avvilente zero nella casella delle reti realizzate ed appena 252 minuti di utilizzo. Ed il suo rientro in Olanda ha rappresentato una delle tipiche stranezze presentate da un pazzo mercato, considerando che la sua partenza alla volta della Bundesliga era avvenuta a parametro zero – visto il mancato accordo sul rinnovo con l’Ajax – ed il suo ritorno ha comportato l’esborso di una cifra vicina ai venti milioni di euro.
Un investimento dettato ovviamente dal curriculum antecedente alla sua breve avventura tedesca: perché le 84 reti in 104 partite messe a segno nel settore giovanile, sommati ai due titoli di campione d’Europa conquistati con l’Under 17 degli “arancioni” e le prime convincenti performance in prima squadra non erano certo state dimenticate. Così come Brobbey, una volta tornato da indossare la maglia del club che lo ha svezzato, ha perfettamente riacquisito la dimestichezza con il gol: sette in appena undici presenze nella seconda metà della stagione 2021/22, il doppio l’anno successivo fino alla definitiva esplosione da dicembre in avanti, con il podio dei bomber di Eredivisie che sembra essere a portata di mano e la media di una rete ogni 146 minuti pronta ad essere ulteriormente abbassata. Ed il soprannome di “Brobbeast” (gioco di parole tra il suo cognome e “la bestia”) che ha ripreso a calzargli a pennello.
Stavolta l’Ajax non ha voluto correre particolari rischi, ed alla luce del progetto di rilancio che dovrebbe mettere alle spalle il periodo buio attraversato, lo ha blindato con un contratto fino al 2027 individuandolo come una delle colonne su cui edificare la rinascita. Mercato permettendo, però: proprio perché l’aggettivo “pazzo” da sempre accompagna le sue trattative, nella prossima finestra più di un club è già pronto ad andare all’assalto della punta di Amsterdam mettendo sul piatto offerte principesche. Secondo il De Telegraaf, il prezzo è già stato fissato: chi busserà alla porta dei lancieri per Brobbey, lo dovrà fare con almeno una settantina di milioni. Perché quella montagna russa sembra davvero raggiungere uno dei punti più elevati.
Fonte : Today