Prevenzione del tumore al seno, la proposta del Governo per aumentare gli screening

Un sms per aumentare l’adesione delle donne agli screening. “Oggi dobbiamo avere strumenti più moderni per ricordare i controlli, per insistere un po’ di più”, ha detto il ministro della Salute Orazio Schillaci

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Un sms salva la vita, è il caso di dirlo. È quanto prevede la proposta del governo che vuole aumentare l’adesione agli screening avvalendosi anche dei messaggi sui telefonini per ricordare alle donne di fare i controlli. Un modo per migliorare la prevenzione a tutela della salute femminile. Lo ha annunciato il ministro della Salute Orazio Schillaci in occasione della Giornata nazionale della Salute della Donna.

Schillaci: l’Italia all’avanguardia nella terapia del tumore al seno

“Il benessere delle donne lungo tutto l’arco della vita è un presupposto irrinunciabile per la piena realizzazione del diritto alla salute, garantito dalla nostra Costituzione”, ha detto il ministro Schillaci durante il suo intervento. “Con questa consapevolezza siamo impegnati per migliorare la prevenzione, l’assistenza e la cura. Il nostro servizio sanitario vanta numerose eccellenze”. Il ministro ha anche sottolineato come “l’Italia sia un Paese all’avanguardia nella terapia del tumore al seno da molti anni”, ricordando che “dopo il periodo della pandemia c’è stato un incremento importante nelle adesioni agli screening, con le solite differenze inaccettabili tra Nord, Centro e Sud”.

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Sms per aumentare adesione donne agli screening

“Credo che sia importante oggi avere anche strumenti più moderni per ricordare alle donne l’adesione agli screening, penso non solo all’invito con la lettera per posta, ma magari, in accordo con le Regioni, inviare anche un sms e insistere un po’ di più”, ha aggiunto il ministro della salute. “E’ un problema a volte credo anche culturale ed è un peccato perché abbiamo una rete di Breast Unit all’avanguardia con risultati in termini di sopravvivenza superiori alla media europea, siamo un modello per la stessa Europa come mi ha ribadito quando mi è venuta a trovare due settimane fa la commissaria europea Kyriakides”. 

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I numeri

“In Italia il numero di anziani (over 65) ha raggiunto nel 2023 i 14 milioni. Di questi, le donne sono il 53%. L’aumento dell’aspettativa di vita vede oggi un vantaggio per le donne di poco più di 5 anni”, ha detto Carla Vittoria Cacace Maira Presidente di Fondazione Atena Onlus. “ Purtroppo, molto spesso gli anni di longevità sono gravati da disabilità, malattie tumorali, cardiovascolari e metaboliche. Ciò potrebbe avere un impatto sulla società e sulla spesa sanitaria nazionale e, se non vogliamo che i sistemi di welfare crollino di fronte alla pressione di milioni di anziani bisognosi di assistenza e cura, la longevità deve diventare una sfida collettiva da vincere attraverso politiche pubbliche”. E il presidente di Farmindustria Marcello Cattani ha riferito che “sono 625 i farmaci per la salute delle donne in sviluppo nel mondo. Di questi, molti – e in fase avanzata – sono per il trattamento dei tumori e dei disturbi neurologici. E ancora, solo per fare alcuni esempi: per le patologie autoimmuni, le malattie mentali e respiratorie”. 

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Fonte : Sky Tg24