L’allenatore dell’Inter può finalmente festeggiare il suo primo Scudetto: “E’ un mix di emozioni, un percorso straordinario fatto con i giocatori, la società e i tifosi. Oggi è arrivata la matematica ma questo campionato era vinto già a inizio marzo”. Poi si toglie qualche sassolino dalla scarpa: “Qualcuno diceva che non eravamo tra le favorite”. Sulla scelta di venire all’Inter: “Qualcosa mi diceva che avrei dovuto accettare nonostante avessi altre proposte”
Finalmente sorridente e sereno Simone Inzaghi al termine del derby vinto con il Milan che regala all’Inter lo Scudetto, la seconda stella e allo stesso allenatore il primo Tricolore della carriera: “E’ una bellissima sensazione. Abbiamo fatto qualcosa di incredibile ed è giusto condividerlo con tante persone – dice – Ci sono tanti protagonisti, i giocatori, la società e anche il nostro presidente che non è qui, ma c’è sempre stato per qualsiasi cosa. Il pensiero va anche a mia moglie Gaia e ai miei genitori. Loro sono stati fondamentali per me”. Sulla gara: “Partita combattuta e corretta. Dispiace per il nervosismo nel finale, ma in campo e sugli spalti è stata corretta. Nel primo tempo potevamo fare un gol in più ma siamo molto contenti”.
“Partiti con il piede giusto fin dall’inizio, poi ci siamo migliorati”
Questa squadra si è evoluta nel corso degli anni, si è modificata, è migliorata: “Tutti i giorni ci si impegna per migliorarci. Se penso al primo anno, alla prima partita in Champions col Real Madrid che poi ha vinto la finale col Liverpool, si vedeva già qualcosa di buono e poi sono arrivati i 6 trofei”. E’ migliorato anche l’allenatore: “Si migliora sempre, è stato un crescendo insieme a squadra, società e tifosi. Come ho detto non guardo solo a stasera, ma guardo anche al passato. Si era partiti col piede giusto sin dall’inizio, quindi è opportuno vedere non solo quello che abbiamo fatto stasera ma a ciò che si è fatto durante il percorso”.
“Qualcuno diceva che non eravamo tra le favorite”
Non sono mancate le critiche in questa stagione: “Abbiamo vinto un campionato quando qualcuno diceva che l’Inter non era tra le favorite, abbiamo perso calciatori importanti e ne abbiamo trovati di altrettanti importanti – spiega ancora – Oggi c’è la matematica ma il campionato era vinto già a inizio marzo. Io nella storia? Grazie, sapete cosa vuol dire allenare l’Inter, è una grande responsabilità che ho accettato dopo uno Scudetto vinto, qualcosa mi diceva che sarei dovuto venire qui nonostante altre proposte, è stata una grandissima serata a ripensare a tutto il cammino, ai trofei vinti e voglio pensare anche a tutti i miei collaboratori che mi aiutano ogni giorno”.
Fonte : Sky Sport