Fiorentina, verso l’Atalanta: i dubbi di Italiano nel return match di Coppa Italia

Serviva ripartire in campionato, dove una vittoria mancava addirittura da fine febbraio, ed alla fine per la Fiorentina i tre punti sono arrivati. A prezzo di qualche sofferenza, legata alla mancanza di concretezza contro il fanalino di coda Salernitana, restata perlopiù a guardare i viola esercitare un possesso palla imponente (73%) ma anche sterile per buona parte della gara. Però, alla resa dei conti, quel successo benaugurante in vista dei prossimi impegni sembra più rappresentare un trampolino per quelli che saranno gli incontri decisivi nella stagione dei toscani. I sogni di Champions, cullati prima della brusca discesa da gennaio in avanti, sono ormai finiti nel cassetto con il quinto posto – che potrebbe garantire l’accesso alla competizione – decisamente troppo distante, ed anche le scelte fatte all’Arechi sono dichiaratamente indirizzate a preservare i titolarissimi per imminenti scontri nelle coppe.

Sarà, insomma, una primavera che prevederà un “all-in” nelle mani da giocare in Coppa Italia e Conference League, dove gli impegni settimanali supereranno per importanza quelli domenicali. Che invece verranno sfruttati per “tenere caldo” chi potrebbe essere utile negli incontri ad eliminazione diretta: da qui il rilancio di un Castrovilli che a Salerno è tornato a giocare a quasi un anno di distanza dall’ultimo impegno ufficiale in prima squadra, l’utilizzo di Maxime Lopez finito progressivamente ai margini ed anche la soluzione che prevede Kouame schierato al centro dell’attacco, dopo aver praticamente sempre agito da esterno.

Al di là delle esigenze di turn-over, in casa Fiorentina si monitorano però con grande attenzione le condizioni di alcuni dei fedelissimi di Italiano, con particolare riferimento al centrocampo ed al reparto offensivo dove si condensa il maggior numero di acciaccati. Se infatti i vari Milenkovic, Biraghi ed anche Arthur sono stati risparmiati, c’è più di un’apprensione per le condizioni di Belotti, considerando anche che il suo naturale sostituto Nzola negli ultimi due mesi è andato oltre la mezz’ora di impiego in una partita solo una volta (nell’andata degli ottavi di Conference contro il Maccabi). Da monitorare anche la situazione di Nico Gonzalez e Bonaventura, essenziali nello schieramento di Italiano per cui probabilmente una decisione verrà presa “last minute”.

Fonte : Today