Netzah Yehuda, il battaglione ultra-ortodosso dell’esercito di Israele che gli Stati Uniti vogliono sanzionare

Gli Stati Uniti vogliono imporre sanzioni contro il battaglione Netzah Yehuda, delle Forze di difesa di Israele (Idf). I 900 soldati che lo compongono sono accusati di aver compiuto violazioni dei diritti umani nei territori palestinesi della Cisgiordania, o West Bank, occupata da Israele. Le sanzioni dovrebbero essere annunciate nei prossimi giorni dal segretario di stato Antony Blinken e saranno le prime mai imposte dagli Stati Uniti contro un’unità militare israeliana.

Cos’è l’unità Netzah Yehuda

L’unità Netzah Yehuda, che fa parte della brigata Kfir, è stata istituita nel 1999 per accogliere israeliani provenienti da comunità ultraortodosse e nazionaliste che non erano accettate da nessuna altra unità delle Idf. Nel corso degli anni è così diventata meta per molti “Hilltop youth”, cioè i giovani coloni di estrema destra, provenienti degli insediamenti illegali israeliani in Cisgiordania. L’unità è composta da soli uomini ed è stato impiegata per anni proprio in Cisgiordania, guadagnando fama per la brutalità riservata ai palestinesi.

Il Dipartimento di stato statunitense ha iniziato a indagare su Netzah Yehuda alla fine del 2022, dopo che i suoi membri sono stati coinvolti in diversi episodi di violenza contro i palestinesi, si legge sul quotidiano israeliano Haaretz. In particolare è noto il caso dell’assassinio di Omar Assad, uomo di 80 anni con doppia cittadinanza palestinese e statunitense, arrestato, legato, imbavagliato e abbandonato al freddo in un campo. Assad è stato ritrovato senza vita poche ore dopo.

Il cambio

A seguito dell’inizio delle indagini e delle molte prove raccolte contro i membri di Netzah Yehuda, il battaglione dell’esercito di Israele è stato trasferito dalla Cisgiordania alle alture del Golan, per poi essere impiegato nel nord della Striscia di Gaza durante la recente invasione ancora in corso. In base a quanto riporta ProPublica, l’annuncio delle sanzioni è arrivato a seguito di un rapporto presentato dagli esperti del Dipartimento di stato a Blinken, in cui hanno chiesto sanzioni contro diverse unità militari israeliane e contro la polizia israeliana che opera in Cisgiordania.

Le sanzioni proibiranno alle unità israeliane di ricevere qualsiasi tipo di assistenza o addestramento militare da parte degli Stati Uniti, in base a una legge del 1997 che vieta la concessione di aiuti alle unità militari che commettano violazioni dei diritti umani, ma per ora sembra colpiranno solo Netzah Yehuda. Su X, il leader israeliano Benjamin Netanyahu ha definito l’annuncio delle sanzioni come “il massimo dell’assurdità e della bassezza morale”. In sette mesi di conflitto, Israele ha ucciso più di 30 mila palestinesi, di cui la gran parte donne e minori.

Fonte : Wired