Soccorritore del 118 muore d’infarto mentre pratica un massaggio cardiaco

Tragedia sul lavoro alle porte di Roma. Roberto Campigotto, un operatore del 118, è morto a 57 anni nella giornata di sabato 20 aprile. L’uomo ha avuto un infarto mentre stava eseguendo un soccorso proprio per un arresto cardiaco. La notizia è stata confermata a RomaToday dai suoi colleghi e dal 118. 

Roberto Campigotto era di Sacrofano. Sabato, per un cambio turno, lo avevano mandato a lavorare nella zona di Monterondo. Secondo fonti del 118 interpellate dal nostro quotidiano, l’operatore era intervenuto per soccorrere un signore in arresto cardiaco.

Sul posto era stata inviata una ambulanza e una automedica. Durante le manovre di rianimazione del paziente, tuttavia, Campigotto, autista del 118, ha “avuto un infarto”. Sul posto sono giunte altre due ambulanze e il medico rianimatore dell’elisoccorso. Trasportato all’ospedale di Monterotondo, il 57enne è deceduto durante il trasporto.

[embedded content]

Ares 118, attraverso la propria pagina Facebook, ha fatto sapere che Roberto era un autista soccorritore e “metteva tutta la sua dedizione e professionalità a servizio del prossimo, ricevendo più volte encomi da parte delle persone soccorse”. “Questa tragedia deve ricordare a ogni cittadino del Lazio quanta dedizione e quanto sacrificio gli operatori sanitari di Ares 118 mettono quotidianamente nel proprio lavoro, che è quello di salvare la vita degli altri. Un lavoro pieno di difficoltà che a volte non è compreso fino in fondo e che molto spesso viene dato per scontato, ma che è un patrimonio comune della collettività. Alla famiglia ed agli amici di Roberto vanno le nostre più sentite condoglianze”.

Fonte : Today