Dopo il giro di vite all’utilizzo del Superbonus deciso dal governo per tutelare i conti pubblici quali scenari si aprono sui bonus edilizi? Non c’è nessuna ombra di dubbio: controlli e contenziosi con molta probabilità “intaseranno le aule di giustizia per gli anni a venire”. A dichiararlo l’avvocato Pier Paolo Bosso durante l’incontro sul tema organizzato da Confedilizia. E le controversie “andranno a colpire i soggetti più deboli di tutta questa storia: i condomini e i proprietari di case”.
Giorgio Spaziani Testa: “Ci sono situazioni drammatiche in tutta Italia”
“Siamo stati ascoltati anche noi in audizione in Senato, sbbiamo chiesto degli interventi minimi per salvaguardare i proprietari, i condomini e tutti coloro che sono collegati ai lavori” ha dichiarato il presidente di Confedilizia Giorgio Spaziani Testa. “Per far sì che delle norme che formalmente non sono retroattive, ma che di fatto lo sono, non siano ancora una volta gravose e dannose per i cittadini. Sappiamo che ci sono situazioni drammatiche in tutta Italia, per effetto dei provvedimenti che i vari governi hanno attuato per correggere in corso d’opera tutto questo sistema. Le conseguenze sono notevoli”.
Superbonus, scattano i controlli a tappeto: basta un errore per ripagare tutto
Sulle possibilità di modifica “dell’ennesimo provvedimento di forte limitazione ai bonus edilizi” dice di non farsi grandi illusioni. Sottolinea però che si tratta di un intervento che ha “costretto il governo a correggere se stesso, come successo già in più occasioni, vedi il caso eclatante delle barriere architettoniche. C’è stato e c’è un problema di informazioni che arrivano dall’amministrazione ai governi. Dobbiamo pensare che le informazioni relative alle conseguenze del sistema Superbonus e dintorni non siano attendibili e temo non lo siano ancora”. Poi conclude: “Spero che riusciremo a mettere un punto e a capo e avviare una nuova fase. Ragionare sugli incentivi edilizi per il futuro, riordinando un sistema che è in essere da 25 anni, cercando di dare certezze a condomini e proprietari di case per il tempo più lungo possibile”.
La “manovra di accerchiamento” sul Superbonus
Per limitare gli effetti devastanti dei bonus edilizi sul debito il governo sta mettendo in atto una “manovra di accerchiamento sul Superbonus” come l’ha definita il responsabile del Coordinamento tributario di Confedilizia, Francesco Veroi. “Questi interventi però porteranno a numerosi contenziosi, civilistici e fiscali. Lo scenario è abbastanza preoccupante”, spiega l’esperto riferendosi anche all’introduzione di “sanzioni enormi, spropositate, anche per gli incolpevoli o per chi non è gravemente colpevole”.
“I contenziosi sul Superbonus intaseranno le aule di giustizia per gli anni a venire”, ha tuonato l’avvocato Pier Paolo Bosso. Ci sono state oltre 20 modifiche normative a questa misura e tra decalage, operatori improvvisati e impreparazione degli amministratori di condominio le controversie saranno all’ordine del giorno. Su questo e sul fatto che a risentirne maggiormente sarà la parte più debole della vicenda, i condomini e i proprietari di case, concordano tutti gli esperti intervenuti al seminario. Per quanto riguarda invece i controlli rafforzati dell’Agenzia delle entrate che andranno avanti nei prossimi 5 o 6 anni l’avvocato spiega che riguarderanno tutte le tipologie dei soggetti coinvolti nella misura, anche chi ha già concluso i lavori da tempo. Per questo consiglia di sanare tutto ciò che non è stato fatto in regola, partendo dalle procedure e dalle delibere di condominio, perché ancora non si sa come errori o la mancanza di elementi essenziali verranno valutati dal fisco.
Il costo esplosivo del Superbonus: stop automatismi, come cambiano i bonus
Nel frattempo è arrivata l’ennesima bocciatura al Superbonus dall’ufficio parlamentare di bilancio: in una memoria trasmessa alla Commissione finanze del Senato che sta esaminando la conversione in legge del decreto, si spiega come l’ammontare del costo del Superbonus è stato quantificato in 170 miliardi di euro, questo aggravio per i conti pubblici peserà soprattutto sul triennio 2024-26. Senza addentrarci in numeri e cifre che potrebbero risultare complicate e che spieghiamo qui, il tema è chiaro: i bonus edilizi lasciano una pesante eredità sul futuro. Secondo i calcoli dell’Osservatorio dei conti pubblici il governo per sottostare alle regole europee sull’indebitamento – evitando di esporre il debito pubblico del paese ai mercati finanziari – dovrebbe introdurre nella prossima legge di bilancio misure permanenti per circa 30 miliardi di euro. Eccolo servito il conto del Superbonus: un bonus una tantum ha prodotto una conseguenza permanente. A pagare saranno ovviamente i cittadini italiani.
Today.it ha lanciato una petizione per chiedere al Parlamento l’istituzione di una commissione d’inchiesta che indaghi sul Superbonus: la più grande follia di finanza pubblica. Perché, a cominciare dal secondo governo di Giuseppe Conte, sono stati tollerati così tanti errori di impostazione delle norme? Come mai si è deciso di favorire così ampiamente il settore edilizio, il più esposto alle infiltrazioni delle organizzazioni mafiose e all’impiego di manovalanza irregolare? Chi si è arricchito? Qui il link all’editoriale di Fabrizio Gatti: se sei d’accordo con la nostra petizione, puoi firmare qui.
Imbroglio Superbonus, firma qui per chiedere una commissione d’inchiesta
Fonte : Today