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Bankitalia ha pubblicato uno studio in cui sottolinea come servano più dati sull’efficienza energetica di immobili e abitazioni, in modo da assicurare un “corretto disegno delle misure di policy” legate alla direttiva europea sulle case green.
Servono più dati sull’efficienza energetica di immobili e abitazioni, in modo da assicurare un “corretto disegno delle misure di policy” legate alla direttiva europea sulle case green: lo scrive la Banca d’Italia in uno studio. Non solo, maggiore informazioni sulla situazione attuale e sul quadro normativo rispetto all’efficienza energetica servirebbero anche “per lo sviluppo di soluzioni di mercato“. Nel documento, inoltre, si legge: “L’intervento pubblico dovrebbe rivolgersi in via prioritaria alle famiglie meno abbienti e concentrarsi sulle misure maggiormente in grado di migliorare l’efficienza energetica. Sarebbe anche opportuno che agli incentivi fiscali si affiancassero altri strumenti e che fossero previste coperture adeguate e certe“.
Cosa dice lo studio di Bankitalia
Nello studio gli economisti di Bankitalia hanno inserito alcune considerazioni sui costi e benefici degli investimenti in efficienza energetica, così come una serie di riflessioni sugli interventi pubblici necessari per migliorare la situazione. E hanno sottolineato che le norme approvate dall’Unione europea determineranno obblighi significativi. Tuttavia, la scarsa disponibilità di dati sull’efficienza energetica, sui consumi e sulle misure passate, potrebbe rappresentare un elemento critico.
Lo studio della Banca d’Italia evidenzia anche che, visti i vincoli di finanza pubblica, gli interventi previsti dovrebbe rivolgersi in via prioritaria alle famiglie meno abbienti, che hanno maggiore probabilità di risiedere in abitazioni non efficienti.
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Cosa prevede la direttiva sulle Case Green
Il via libera definitivo è arrivato qualche settimana fa. La normativa prevede una serie di regole per rendere più efficienti gli edifici da un punto di vista energetico, in modo da arrivare alla neutralità climatica entro il 2050. Questo significa che in diversi casi potrebbe essere necessario ristrutturare con cappotti termici o nuovi infissi. Un’altra novità della direttiva europea prevede invece che dal 2025 non possano più esserci bonus per le caldaie a gas, che non potranno più essere vendute dal 2040.
Fonte : Fanpage