La nuova puntata de “I Migliori Anni”, il programma musicale condotto da Carlo Conti sabato 20 aprile su Rai1, ha visto ospiti della serata anche i Nomadi, che hanno portato in TV due dei loro celebri brani, e il duo artistico formato da Nek e Francesco Renga, i quali sono stati i protagonisti di un secondo momento dedicato al Jukebox – oltre a quello di Rita Pavone -, intonando insieme le canzoni del loro repertorio che più hanno avuto successo nel corso degli anni.
L’esibizione dei Nomadi
La puntata non può iniziare meglio di così, con i Nomadi che cantano un brano tanto delicato quanto profondo come “Io vagabondo” e il cantante Yuri Cilloni che si avvicina alla platea e al pubblico di giovani per coinvolgerli da vicino. Lo spettacolo in sé non delude affatto, tanto che gli spettatori presenti in studio danno vita a una standing ovation (meritatissima) e iniziano a gridare “bravi” quando sul palco presentano il testo scritto da Francesco Guccini e da loro inciso, ovvero “Dio è morto”, un classico senza tempo della musica italiana. Il brano, come ricorda Carlo Conti, inizialmente era stato censurato dalla Rai. “Ma non da Radio Vaticana, perché è una canzone di speranza a prescindere”, afferma il tastierista Beppe Carletti, che non manca di umorismo quando in un momento precedente tossisce e il conduttore gli chiede se stia bene: “Io sto bene, meno male che non canto”.
Quando il valore il peso delle parole toccano il cuore l’anima si inebria di emozioni con voi @iNomadi ogni volta una carezza di poesia fino alla fine #PerSempreNomadi @stefaniadefinis @waltersantillo @CarContiRai @MiglioriAnniRai #IMiglioriAnni pic.twitter.com/Q23WhEPOMa
— Panariellina86 Quella de I LUNATICI (@PanariellinaIda) April 20, 2024
Nek e Renga in un medley dei loro successi
Dopo l’incontro con Lillo Petrolo, il quale in diretta rischia di farsi molto male appena raggiunge la sua poltrona, entrano in studio Nek e Renga sulle note di “Laura non c’è”, tra i brani più celebri del sex symbol dagli occhi azzurri, per poi proseguire il medley con “Meravigliosa (La Luna)” di Renga e “Lascia che io sia” di Nek. Entrambi, come sempre, colpiscono per l’innata presenza scenica e la grinta, che non emerge solo dai movimenti ma anche dall’espressività e dal connubio di voci, entrambe potenti e inconfondibili. Con “Angelo”, brano dedicato da Renga alla figlia avuta con Ambra Angiolini, Jolanda, ora 21enne e scrittrice, “Il giorno più bello del mondo” e “Fatti avanti amore”, canzone con cui Nek è arrivato secondo al primo Festival di Sanremo condotto da Carlo Conti, si conclude l’ospitata del duo.
Fonte : Today