Giovedì mattina Meta ha lanciato il suo ultimo modello di intelligenza artificiale, Llama 3, presentandolo come il più potente Llm open source in circolazione. E a qualche ora di distanza il capo scienziato del gigante Yann LeCun ha dichiarato che l’azienda ha già in cantiere l’erede di Llama, un sistema ancora più potente che potenzialmente potrebbe superare i migliori modelli di AI chiusi (closed source) del mondo, come GPT-4 di OpenAI e Gemini di Google.
Meta ha introdotto due diverse versioni di Llama 3, una con 8 miliardi di parametri (un termine del settore che corrisponde a grandi linee alla potenza di un modello) e un’altra con 70 miliardi di parametri. Ma LeCun ha aggiunto che il colosso di Menlo Park sta lavorando a modelli ancora più grandi; al momento il più potente di questi Llm, che avrà oltre 400 miliardi di parametri, è in fase di addestramento.
“Il fine-tuning [la messa a punto di un sistema AI dopo l’addestramento, Ndr] richiede molto tempo, ma nei prossimi mesi usciranno diverse varianti di questi modelli“, ha dichiarato LeCun nel corso di Imagination in action, una conferenza del Massachusetts institute of technology dedicata all’intelligenza artificiale generativa. Non è chiaro quando il modello da oltre 400 miliardi di parametri potrebbe essere distribuito.
La scommessa di Meta sull’AI open source
Martedì Meta ha anche lanciato un nuovo assistente basato su Llama 3, Meta AI (al momento non disponibile in Italia), e afferma che stando ai test interni i suoi modelli superano i precedenti Llm open source con un numero simile di parametri. Anche se attualmente la maggior parte delle aziende che si occupano di AI, come Google e OpenAI, mantengono chiusa la loro tecnologia, LeCun prevede che i modelli open source progrediranno più rapidamente, potenzialmente accelerando lo sviluppo di un’intelligenza artificiale a livello di quella umana.
Secondo LeCun nel lungo periodo la tecnologia open source è destinata a prevalere su quella chiusa. L’approccio aperto è diventato predominante nelle infrastruttura software perché consente di condividere più rapidamente i miglioramenti e di esaminare il codice in modo più accurato, sottolinea il capo scienziato di Meta. “L’AI migliora quando più persone ne esaminano il codice – continua –. L’infrastruttura deve essere open source: i progressi sono più rapidi“.
In effetti, la strategia di Meta sull’AI open source ha contribuito ad accelerare l’attuale frenesia per l’intelligenza artificiale generativa. Con il lancio di Llama 2 nel luglio 2023, l’azienda ha permesso molte startup, ricercatori e imprenditori di sperimentare e costruire con modelli di AI molto più potenti .
Fonte : Wired