Pesce, rendere il cuoio idrorepellente con olii vegetali

Un importante passo avanti nel settore della moda e del design sostenibile, attraverso l’uso del cuoio di pesce, è stato presentato oggi durante la Milano Design Week. Si tratta di una tecnologia innovativa sviluppata dal gruppo di ricerca Smart Materials dell’Istituto Italiano di Tecnologia (IIT) a Genova, guidato dal ricercatore Giovanni Perotto.

Questa nuova tecnologia consiste nell’utilizzo di olii vegetali combinati, ottenuti da sottoprodotti dell’industria alimentare, per rendere idrorepellente la superficie del cuoio di pesce. Questo trattamento, sviluppato dopo anni di ricerca, preserva la flessibilità e la struttura naturale del cuoio, mentre lo rende resistente all’acqua e al lavaggio.

Giovanni Perotto, ricercatore presso l’IIT e esperto in biomateriali e chimica verde, ha presentato i risultati delle sue ricerche durante l’evento. Con un dottorato in scienza e ingegneria dei materiali conseguito presso l’università di Padova e una precedente esperienza di ricerca presso il SilkLab della Tufts University di Boston, Perotto ha dimostrato competenza e innovazione nel campo dei materiali sostenibili. La nuova tecnologia, sviluppata in collaborazione con il gruppo Smart Materials dell’IIT coordinato da Athanassia Athanassiou, utilizza olii vegetali come l’olio di soia epossidato per creare un rivestimento idrorepellente sul cuoio di pesce, in particolare quello ottenuto dalla pelle dei salmoni. Questo trattamento rappresenta una valida alternativa ai prodotti attualmente in uso, spesso basati su molecole florurate (Pfas) che causano problemi di inquinamento ambientale.

Il trattamento non solo rende il cuoio idrorepellente e resistente all’acqua, ma mantiene anche la sua traspirabilità e resistenza meccanica. Questo lo rende adatto non solo al cuoio di pesce, ma anche a materiali più tradizionali e tessuti. La domanda di brevetto per questa innovazione è stata già depositata, confermando il grande interesse suscitato nel settore. Questo importante risultato è stato raggiunto nell’ambito del progetto europeo Fishskin, che mira a valorizzare la pelle dei salmoni e sviluppare una filiera di economia circolare nel settore della moda. Grazie a questa tecnologia, il cuoio di pesce potrebbe rappresentare una valida alternativa sostenibile agli altri materiali esotici attualmente in uso.

Fonte : Wired