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Guida all’acquisto delle migliori fotocamere del 2024 con modelli compatti, mirrorless, Full Frame, istantanei, reflex e bridge selezionati per rapporto qualità-prezzo, funzioni disponibili e semplicità di utilizzo.
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Le fotocamere sono dispositivi atti a realizzare foto e video di qualità, in qualunque contesto o ambiente. Nonostante oggi giorno vi siano fotocamere inserite anche in smartphone, tablet e simili, una macchina fotografica resta sempre il modo migliore per assicurarsi scatti perfetti fin anche nel più piccolo dei dettagli, sia a livello amatoriale che professionale.
Il funzionamento di una macchina fotografica è semplice e intuitivo, adatto a ogni genere di consumatore, nonostante si tratti di strumenti che offrono una profondità importante sul piano della personalizzazione e regolazione tecnica, per tutti quegli utenti che hanno conoscenza, competenza ed esperienza nel mondo della fotografia.
A seconda del proprio livello, dunque, si può utilizzare una fotocamera in modalità completamente automatica, facendo sì che sia lo strumento a regolare tutti i parametri a seconda delle condizioni in cui andiamo a scattare le foto, o in modalità manuale, dove l’utilizzatore ha la possibilità di regolare autonomamente i singoli aspetti di uno scatto. Una volta scelta la modalità e le impostazioni più consone al proprio livello di conoscenza delle fotocamere, non serve altro che inquadrare, scattare, e godersi il risultato della propria opera, che si tratti di foto, video o registrazioni live (venendo dunque utilizzate come se fossero webcam).
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Le macchine fotografiche, però, non costituiscono un mondo ricco e variegato solo per le funzionalità che si portano dietro, ma anche per le componenti che montano, e che le suddividono in diverse tipologie. Di macchine fotografiche, infatti, ne esistono vari tipi: compatte, reflex, bridge, mirrorless, istantanee e “punta e scatta” (chiamate così per la loro semplicità di utilizzo, che le rende adatte a grandi e piccoli). Queste tipologie differiscono per form factor (dunque forma, dimensioni e peso), grandezza dei sensori (ovvero le componenti che catturano la luce e la sintetizzano in immagini: i più grandi sono definiti Full Frame), tecnologie incluse (per esempio, le istantanee hanno un vano attraverso cui le immagini scattate vengono subito scattate su pellicole apposite) e compatibilità con accessori aggiuntivi (le compatte, per esempio, non possono montarli).
Queste tipologie di fotocamera compongono un mercato ricco di alternative, i cui prodotti tendenzialmente oscillano da poco più di 50 euro a oltre i 1.200 euro (per i prodotti orientati ad utenti più navigati, che pur non lavorando con la fotografia ne conoscono rudimenti e nozioni tecniche). Per ogni range di prezzo vi sono, poi, prodotti realizzati dalle migliori marche del settore: si tratta di soluzioni al miglior rapporto qualità-prezzo e contraddistinte dall’alta affidabilità che questi marchi portano con sé.
Ciò detto, se il mondo delle fotocamere è per voi ancora un’incognita e cercate dei punti da cui partire per orientarvi in questo mercato vastissimo, qui vi proponiamo una classifica delle migliori fotocamere del 2024, corredata di una comoda guida all’acquisto attraverso cui prendere nota delle caratteristiche più importanti a cui badare in fase di acquisto di una macchina fotografica.
Nicamery Digitale Compatta
La migliore fotocamera economica
Consigliato a chi cerca una fotocamera: con risoluzione Full HD; maneggevole; con flash integrato; adatta a tutte le età.
Pro: la semplicità di utilizzo e di regolazione delle varie impostazioni presente la rende ideale per giovanissimi ed inesperti della fotografia in genere.
Contro: il design non è dei più curati, ma i materiali con cui è realizzata questa fotocamera sono resistenti e attutiscono bene cadute o piccoli urti.
Una macchina fotografica è uno strumento potenzialmente adatto a tutti, ecco perché molti produttori si impegnano a piazzare sul mercato dispositivi comodi da maneggiare, leggeri, e dalla grande semplicità di utilizzo, ad un costo spesse volte contenuto. Con questa filosofia nasce la fotocamera digitale “punta e clicca” Nicamery, pensata per essere una comoda compagna d’avventura di grandi e piccini.
I 36 MegaPixel che contraddistinguono la qualità della resa in foto, uniti ad uno zoom digitale 16x per cogliere anche i più piccoli dettagli, un flash per le foto in notturna e lo schermo da 2,4 pollici a colori rendono questa fotocamera tra le più apprezzate nella fascia economica del mercato.
La risoluzione delle immagini è Full HD 1080p, sia per foto che per video – a tal proposito, è infatti presente un microfono integrato di buona qualità che rende il dispositivo perfetto anche per essere uno strumento da vlogging amatoriale, indicato quindi per adolescenti e utenti principianti che hanno intenzione di documentare le proprie esperienze di vita in un modo moderno e divertente.
La batteria è integrata, e può essere ricaricata rapidamente tramite cavo USB. Non solo, sempre tramite cavo è possibile collegare la fotocamera al PC per il passaggio dei dati e, soprattutto, per utilizzare la fotocamera come webcam.
Altre soluzioni di fotocamere economiche:
Oiadek 4K
La migliore fotocamera per rapporto qualità-prezzo
Consigliato a chi cerca una fotocamera: ad alta risoluzione; dal buon design; con display orientabile; con un buon numero di opzioni e funzioni.
Pro: la possibilità di scatti e video in 4K è un valore aggiunto ad una fotocamera che, per il prezzo a cui è proposta, è tra le più complete della categoria.
Contro: la qualità delle foto in notturna non è elevatissima, ma il flash integrato è potente a sufficienza per tutte le situazioni.
Una fotocamera di buona qualità, oggigiorno, è in grado di mantenere standard elevati di qualità nelle più disparate modalità di utilizzo, e la Oiadek 4K ne è la piena dimostrazione.
Si tratta di un dispositivo piccolo e tascabile dotato di lente con 48 MegaPixel, in grado di offrire foto e video con risoluzione 4K 2160p e che supporta uno zoom digitale 16x, con anche numerose modalità di registrazione e di scatto, come la funzione Pause/Resume (per interrompere e riprendere la ripresa), Ripresa in Time-Lapse (che consiste in riprese molto lunghe, poi velocizzate digitalmente), e Ripresa in Slow Motion. Non solo, il software di questa Oiadek 4K gode anche della funzione di rilevamento della posizione e dei movimenti, per seguire digitalmente l’utente in ogni suo spostamento e tenerlo sempre al centro dell’inquadratura.
Grazie agli ingressi USB e HDMI, la fotocamera può essere collegata a dispositivi come PC e televisori per trasferire i file video e foto, usare il prodotto come webcam, o visualizzare sul grande schermo i contenuti scattati o registrati che sono stati salvati in memoria.
Anche in questo caso parliamo di una fotocamera leggera e maneggevole, oltre che particolarmente indicata per chi ricerca lo scatto perfetto senza avere particolari competenze tecniche nell’ambito della fotografia. A contornare il prodotto, tra i più apprezzati della categoria in questa fascia di prezzo, anche il comodo schermo orientabile fino a 180° e una scheda da 32 GB inclusa in confezione per il salvataggio delle immagini.
Altre soluzioni di fotocamere al miglior rapporto qualità-prezzo:
Fujifilm Instax mini 12
La migliore fotocamera istantanea
13%
Consigliato a chi cerca una fotocamera: dall’ottimo design; maneggevole; con stampe di buona qualità; resistente agli urti.
Pro: la Fujifilm instax mini 12 non è soltanto un oggetto per appassionati del mondo vintage, ma anche un prodotto assai contemporaneo e ricco di funzioni smart.
Contro: le colorazioni della fotocamera possono risultare appariscenti per alcuni utenti, ma la sensazione generale è quella di un prodotto premium.
Una fotocamera istantanea si differenzia da tutto ciò che concerna l’ambito delle fotocamere digitali, risultando una tipologia di prodotto davvero unica.
Dal sapore vintage, ma curata nei minimi dettagli e facile da utilizzare, una fotocamera istantanea lavora stampando automaticamente le immagini appena scattate. Ciò avviene perché le fotocamere istantanee dispongono di un vano per le pellicole e di un sistema meccanico che provvede alla stampa immediata delle proprie catture.
E a fare ciò, la Fujifilm Instax mini 12 è una delle migliori. Questo prodotto, infatti, riesce a unire pienamente due mondi: quello analogico e quello digitale e tecnologico.
La Instax mini 12 fa ciò attraverso un sistema di regolazione automatica di flash ed esposizione, e grazie a un software compatibile con app proprietaria (“INSTAX UP!”), che permette all’utente di godersi il fascino della pellicola stampata e, al tempo stesso, di beneficiare di una copia dello scatto in formato digitale, da salvare sul proprio smartphone.
Sebbene la qualità fotografica non sia necessariamente paragonabile a quella di una fotocamera digitale di buon livello, va comunque detto che l’effetto garantito è elevatissimo, sia per la qualità di dettaglio delle foto, scattate con una lente da 60mm, che della stampa, che avviene entro massimo cinque minuti su pellicole da 86 mm x 54 mm.
A chiudere, un design tra i più apprezzati della categoria, che unisce sapientemente un buon form factor (tra dimensioni, peso e manegevolezza) e tanti colori.
Altre soluzioni di fotocamere istantanee:
Canon Italia EOS 4000D
La migliore fotocamera reflex
9%
Consigliato a chi cerca una fotocamera: ad alta compatibilità con accessori e strumenti esterni; compatta e leggera; ricca di funzionalità e opzioni di personalizzazione.
Pro: scatti in 4K e connettività wireless rappresentano valori aggiunti di un prodotto fatto per durare, e adatto a neofiti ed esperti.
Contro: solo 15 GB disponibili per il salvataggio in cloud su app proprietaria, per quanto però questo resti un servizio assai unico tra le offerte dei competitor.
Una fotocamera reflex ha la particolarità di essere estremamente versatile, data la completa personalizzazione sia lato hardware che software a cui può essere sottoposta: non soltanto, dunque, presenta un catalogo di funzioni ampio e completo per settare la fotocamera da completamente automatica a completamente manuale, ma dispone anche di una lunga lista di accessori disponibili attraverso cui cambiare completamente le caratteristiche di partenza della propria macchina fotografica.
Nel caso di una reflex, dunque, date le numerose variabili a cui può essere sottoposta, mantenere versatilità e qualità generale non è cosa semplice. Ciò detto, a brillare nel mercato delle reflex c’è la fotocamera Canon Italia EOS 4000D.
Dotata di una lente con lunghezza focale di 18-55 mm e in grado di produrre foto e video in Full HD, questa fotocamera presenta un sistema di messa a fuoco a 9 punti, un flash incorporato con numero guida 9.2 e un display LCD da 2,7 pollici per la visualizzazione di tutti i settaggi e delle foto scattate. Presente, inoltre, un modulo WiFi integrato atto a collegare la fotocamera allo smartphone attraverso l’app Canon Photo Companion e Canon Irista: la prima offre soluzioni e guide (indicate a tutti i tipi di utenti, dai meno navigati ai più esperti) sull’utilizzo di tutte le funzioni del dispositivo, mentre la seconda consente di memorizzare, organizzare o fare sharing dei propri scatti e video, con 15 GB gratuiti di archiviazione cloud.
La batteria integrata può essere ricaricata tramite apposito cavo fornito in dotazione, mentre la compatibilità con sensori, ottiche e flash esterni è estesa a prodotti Canon e/o di terze parti, e non servirà altro che leggere l’elenco di specifiche di compatibilità per valutare le possibilità di installazione di ciascun accessorio.
Altre soluzioni di fotocamere reflex:
Kodak Astro Zoom AZ528
La migliore fotocamera bridge
Consigliato a chi cerca una fotocamera: con numerose funzioni di personalizzazione dello scatto; con grandangolo da 24mm; con connessione wireless; con risoluzione Full HD.
Pro: Il mega zoom ottico 52x è il vero valore aggiunto di questo dispositivo, capace di scattare foto dettagliatissime in ogni circostanza, anche ad ampia distanza.
Contro: Il display non è orientabile, ma resta uno dei più grandi con i suoi 3 pollici di diagonale.
Quando parliamo di fotocamere bridge, facciamo riferimento a dispositivi resistenti e robusti, ma dalla spiccata manegevolezza e completi sotto ogni punto di vista: dalla dotazione hardware, con sensori di qualità e tecnologie built-in di prim’ordine, arrivando all’impianto software, con un ampio comparto di funzioni e opzioni disponibili. Non a caso, ereditano dalle fotocamere compatte l’impossibilità di installare accessori esterni.
Poco male, perché sul mercato non mancano macchine fotocamere bridge con caratteristiche da top di gamma come la Kodak Astro Zoom AZ528, una fotocamera di fascia media tra le più apprezzate della categoria per l’ottimo sensore CMOS da 16 MegaPixel, un grandangolo da 24mm e, soprattutto, uno zoom ottico 52x atto alla realizzazione di foto ultra-dettagliate sia a lunga distanza che nel caso di macro (ovvero degli scatti a distanza ravvicinata in cui si cerca di evidenziare tutti i dettagli del soggetto).
Non mancano poi una batteria ad alta capienza, ricaricabile con apposito cavo USB, e un modulo di connessione WiFi integrato per la connessione diretta allo smartphone.
A chiudere, un corpo robusto, maneggevole e non troppo pesante o ingombrante, impreziosito da un design semplice e gradevole.
Altre soluzioni di fotocamere bridge:
Sony Alpha ZV-1
La migliore fotocamera compatta
26%
Consigliato a chi cerca una fotocamera: completa di tutte le funzioni più importanti; con connettività wireless; dal feeling premium; adatta a tutti i tipi di utenti.
Pro: questa fotocamera compatta rappresenta a pieno la categoria, non facendo mai soffrire l’assenza di accessori esterni e offrendo svariate opzioni per la personalizzazione dei propri scatti.
Contro: data la caratura dell’oggetto è bene fornirsi subito di una custodia apposita, per quanto i materiali restino di prima qualità e resistenti.
Una fotocamera compatta si compone di diverse caratteristiche che la rendono particolarmente indicata sia a principianti che ad esperti del settore, oltre che adatta all’utilizzo nei più disparati contesti: dalla creazione di contenuti video e foto professionali, sino al vlogging fuori casa. Tra i fattori principali di questo tipo di modelli troviamo le dimensioni contenute (ma dalla qualità fotografica molto più alta rispetto alle semplici fotocamere “punta e scatta”, come quelle che abbiamo incontrato all’inizio della classifica) e la completezza di sensori, funzioni lato sofware e opzioni di regolazione dello scatto. Una completezza, quella delle compatte, praticamente obbligata: su di esse è infatti impossibile cambiare obiettivo o apporre accessori aggiuntivi.
Ciò detto, le compatte non hanno davvero nulla in meno rispetto alle altre tipologie di fotocamere e la macchina fotografica Sony Alpha ZV-1 lo dimostra a pieno. Si tratta di un dispositivo dal valore premium ma dall’elevato rapporto qualità-prezzo, pensato principalmente per il vlogging (sia indoor che outdoor), e dalle caratteristiche tecniche e software invidiabili.
Su questo modello di fotocamera abbiamo, infatti, uno schermo LCD orientabile per la visualizzazione costante delle inquadrature, funzioni di Bokeh Switch, Product Showcase (per tutti i creatori di contenuti che recensiscono prodotti) e ottimizzazione automatica della luminosità e della tonalità delle pelle, e qualità fotografica 4K sia per immagini che per video.
Lato software è possibile impostare anche il super slow motion, il time-lapse e numerosi filtri per le proprie foto. Presenti uno zoom ottico fino a 2,7x e uno zoom digitale fino a 44x, con un’apertura focale 1.8-2.8. A chiudere, un microfono direzionale a 3 capsule con copertura antivento fornita in confezione e la tecnologia proprietaria di Sony, la Real-time Eye AF, che permette il tracking degli occhi durante le riprese di video.
La batteria interna è ricaricabile tramite cavo micro USB, ed è possibile una connessione wireless con smartphone tramite app Imaging Edge Mobile, per il download e l’editing di immagini e video appena scattati.
Altre soluzioni di fotocamere compatte:
Sony Alpha 6700
La migliore fotocamera mirrorless
6%
Consigliato a chi cerca una fotocamera: leggera; in grado di creare scatti d’alta qualità in ogni condizione di luce; realizzata con materiali premium; che rientri nella fascia top della categoria.
Pro: risoluzione 4K e funzioni di ottimizzazione con AI rendono questa fotocamera un must have per tutti gli appassionati di fotografia.
Contro: l’APSC non è la tipologia di sensore più grande. Ciò detto, sono numerosi gli utenti a definire questa fotocamera tra le migliori del 2023 tra quelle che dispongono di sensori di queste dimensioni.
Le fotocamere mirrorless rappresentano l’avanguardia della fotografia: si tratta di macchine fotografiche la cui ottica non presenta uno specchio, catturando così direttamente la luce del sole. Ciò comporta che, quando le si utilizza, è possibile vedere tramite gli appositi mirini elettronici il risultato diretto dell’immagine che si andrà a scattare, a differenza di quanto avviene coi mirini ottici di fotocamere reflex e compatte.
Tra le fotocamere mirrorless più apprezzate sul mercato, troviamo la Sony Alpha 6700, che ha elevato la tecnologia che c’è dietro questa tipologia di macchine fotografiche, alzando l’asticella della qualità grazie ai suoi sensori, all’alta definizione di foto e video e alle sue funzioni altamente tecnologiche.
Nello specifico, questo modello della Sony monta un sensore CMOS Exmor R APS-C retroilluminato da 26 MegaPixel con autofocus gestito dall’intelligenza artificiale, ha un’apertura focale ibrida e dispone di uno schermo LCD touchscreen da 7.5 cm angolabile. La macchina è in grado di realizzare foto e video in 4K con funzioni di slow motion, time-lapse e riconoscimento automatico dei soggetti.
Non mancano poi moduli di connessione WiFi ed NFC (per la connessione con singolo tocco tra dispositivi), per il collegamento rapido con smartphone tramite l’apposita Creators’App, tramite cui archiviare i propri scatti o editarli.
A chiudere, un design compatto e leggero, con ampia varietà di accessori installabili, oltre alla presenza in confezione di un cavo di ricarica USB tramite cui connettere il dispositivo al PC per usare la fotocamera anche come webcam (sebbene, però, le alte prestazioni e le dimensioni contenute suggeriscano un utilizzo più da vlog e registrazioni outdoor, dove la fotocamera dà il suo meglio).
Altre soluzioni di fotocamere mirrorless:
Canon EOS RP
La migliore con sensore Full Frame
27%
Consigliato a chi cerca una fotocamera: maneggevole; con risoluzione 4K; veloce e ricca di funzioni.
Pro: l’ottima gestione della luce da parte della fotocamera fa sì che si abbiano sempre scatti luminosi, ad alta fedeltà e ricchi di dettaglio.
Contro: la ghiera in grigio metallizzato può risultare anacronistica per molti utenti, ma l’effetto visivo che questa fotocamera restituisce stilisticamente è di un vero e proprio evergreen.
In gergo, una fotocamera Full Frame prende il nome dalla tipologia omonima di sensore che monta. Quest’ultimo è il più grande tra quelli disponibili oggi sul mercato, e permette dunque di catturare più luce rispetto ai suoi competitor più piccoli.
Ciò comporta una maggiore qualità generale delle foto, oltre che una regolazione dell’esposizione ben più agile: le fotocamere che lo montano, infatti, effettuano scatti luminosi e dettagliatissimi, con possibilità ben più basse di avere rumore video in caso di foto scattate in condizioni di scarsa luce. Questo perché c’è meno bisogno di intervenire sull’ISO (ovvero il valore che esprime la capacità della fotocamera di creare luce “artificiale”, in contesti dove ve ne è poca).
Ciò detto, i vantaggi di avere una fotocamera con sensore Full Frame sono molti, ma non sono numerosissimi i prodotti in grado di sfruttare così bene un sensore di tale portata. Tra questi, però, vi è la Canon EOS RP: una fotocamera mirrorless con sensore Full Frame, tra le più apprezzate della categoria per il suo elevato rapporto qualità-prezzo e per la completezza delle sue funzioni.
Parliamo infatti di una macchina fotografica con risoluzione 4K, sistema di autofocus Dual Pixel CMOS proprietario di Canon e stabilizzatore d’immagine a cinque assi atto a limitare il più possibile sfocature o foto mosse. La lente dispone di 26,2 MegaPixel, mentre il processore che regola il software (aggiornatissimo e ricco di funzioni sia per la modalità automatica che quella manuale) è il Digic 8, veloce e reattivo in ogni contesto. Il sensore Full-Frame viene ottimamente gestito grazie a funzioni di regolazione apposite per l’utilizzo in manuale, mentre quando si scatta in modalità automatica è il sistema operativo di Canon stesso a valutare autonomamente come impostare al meglio la cattura della luce per far sì che nei propri scatti non vi siano zone bruciate (dunque eccessivamente chiare) o, viceversa, troppo scure.
Per visualizzare impostazioni e scatti effettuati, è presente uno schermo da circa 3 pollici touchscreen e orientabile, e non mancano moduli di connessione WiFi e Bluetooth per un collegamento rapido allo smartphone, oltre che una comoda porta USB per la connessione a PC. Il corpo della macchina è leggero e maneggevole, e il design sobrio ed elegante. La batteria integrata, infine, è capiente e può essere ricaricata col caricabatterie incluso in confezione.
Altre soluzioni di fotocamere Full Frame:
Le tipologie di fotocamera
Di fotocamere, come abbiamo potuto vedere dalla nostra classifica, ne esistono diverse tipologie. Le categorie principali sono senz’altro quelle delle macchine fotografiche compatte, reflex, mirrorless, bridge e istantanee, cui si somma un’ultima tipologia non più particolarmente in voga, ma che resta cara ai più appassionati, ovvero quella delle “punta e scatta” a basso costo. Ciascuna di queste tipologie ha caratteristiche che le differenziano l’una dall’altra.
Una fotocamera compatta altro non è che un dispositivo dalle dimensioni ridotte che presenta un elemento assai peculiare: non può montare, nella stragrande maggioranza dei casi, accessori esterni. Ciò comporta che una fotocamera compatta “nasca” con già alla base tutto l’occorrente: una lente ampia e in grado di catturare tanta luce, uno zoom ottico importante, un software completo di tutte le funzioni principali come zoom digitale, ripresa in slow motion e time-lapse, e flash incorporato.
Una reflex è una tipologia di fotocamera ad alta qualità, adatta sia ad utenti amatoriali che esperti, la cui personalizzazione e varietà di impostazioni è praticamente fuori scala nel settore delle macchine fotografiche. Le reflex possono infatti scattare in modalità completamente automatica o del tutto manuale, a seconda del proprio livello di conoscenza ed esperienza dello strumento, senza contare le infinite opzioni date dalla possibilità di installare lenti, zoom ottici e sensori flash aggiuntivi.
Le fotocamere mirrorless, (o DSLM, acronimo di Digital Single Lens Mirrorless) si differenziano dalle altre tipologie perché dispongono di un’ottica priva di specchio, per la cattura diretta della luce del sole e una resa fedele, tramite sensori, delle immagini nel mirino. Mirino che, nel caso delle mirrorless, è elettronico: esso infatti non differisce da un vero e proprio display su cui viene mostrata, oltre ai punti per la messa fuoco, l’immagine totale che si andrà a catturare, con una resa fedele di tutti i parametri della foto: luce, colori, taglio e così via.
Ciò non avviene con lo stesso livello di dettaglio nelle altre tipologie di fotocamera, che montano invece un un mirino ottico e che, di conseguenza, necessitano di maggior lavoro in post-produzione per ottenere i risultati tecnici desiderati.
Per quanto concerne le fotocamere bridge, parliamo principalmente di dispositivi che raccolgono molte delle caratteristiche di una compatta e di una reflex, andando a combinarle: abbiamo infatti un corpo massiccio, tipico delle reflex, su cui però non è installabile alcun obiettivo aggiuntivo o accessorio esterno, come nel caso delle compatte. La qualità generale, inoltre, si attesta su buoni livelli grazie a sensori di elevata fattura, ma con risultati ormai inferiori se confrontati con gli scatti di una mirrorless o di una reflex d’alta fascia. Ciò detto, si tratta di una tipologia di fotocamere per appassionati ed esperti, in grado di regalare ben più di qualche soddisfazione, specie in fase di post-produzione.
Le fotocamere istantanee, invece, sono le più peculiari: si tratta di tutti quei dispositivi in grado di contenere pellicole apposite e di stampare le foto appena scattate (da qui, dunque, la definizione di “istantanea”). Comunemente, le si sente chiamare col nome generico di “Polaroid”, dal nome dell’azienda leader in questo settore, sebbene non manchino notevoli alternative di altre marche altrettanto valide e amate, come la Fujifilm instax mini 12 che abbiamo inserito in classifica.
Infine, quando parliamo di macchine fotografiche “punta e scatta”, ci riferiamo ad una tipologia di fotocamera a basso costo, concettualmente molto simile alle più performanti fotocamere compatte, ma che offrono risultati più modesti, in linea con la fascia economica in cui rientrano. Si tratta di modelli, ormai, dal sapore quasi vintage per i più affezionati al mondo della fotografia, in quanto quasi completamente soppiantati dalle fotocamere di smartphone, tablet e affini. Restano, però, un’ottimo banco di scuola per bambini e pre-adolescenti affascinati dal mondo della fotografia, o anche per anziani che meno hanno esperienza con la tecnologia.
Come scegliere una buona fotocamera
Le caratteristiche di una macchina fotografica possono essere un argomento spinoso da affrontare: è piuttosto facile scadere nel tecnico, o sottovalutare l’importanza di determinati fattori. Ecco quindi che con questa guida all’acquisto proviamo a fare un po’ di chiarezza e a spiegare, brevemente e in modo semplice, le caratteristiche più importanti di una buona macchina fotografica.
Sensore
Il sensore di una fotocamera non è altro che una sorta di chip, e ha il compito di catturare la luce al momento dello scatto. Il sensore determina la qualità e la grandezza del file di una fotografia, ed è per questo che la variabile da considerare quando si valuta l’acquista di una fotocamera è proprio la sua dimensione.
Un sensore può avere dimensioni leggermente inferiori a quelle di un pollice (tipico delle fotocamere punta e scatta o di compatte di modesta qualità, o ancora di smartphone economici), pari a un pollice (questi vengono integrati su smartphone d’alta fascia o su fotocamere compatte d’alta fascia), o ben superiore a un pollice. In quest’ultimo caso, parliamo di sensori Micro 4/3, APS-C e Full Frame: i tre diversi sensori differiscono per dimensioni e vengono impiegati su macchine fotografiche tipicamente ad uso professionale o comunque da utenti appassionati ed esperti.
Ciò che è importante sapere è che, più aumentano le dimensioni del sensore, minori diventano i compromessi in termini di qualità grafica: aumenta la resistenza agli ISO (cui valore, come vedremo, indica la capacità del sensore di creare luce in ambienti in cui non ce n’è, e “contrastare” l’ISO vuol dire far sì che in quei contesti non si venga a creare “rumore video”, ovvero un effetto sgradevole in foto), migliora l’effetto bokeh (ovvero la sfocatura attorno al soggetto principale) e aumenta la qualità generale dello scatto.
Funzioni
Quando si parla di funzioni in una fotocamera si intende tutto ciò che, lato software, la macchina è in grado di creare: nella classifica abbiamo citato tutte le funzioni principali, come la realizzazione di video in slow motion, la creazione di time-lapse (ovvero video di lunga durata resi velocizzati), ma anche piccole funzioni di editing come l’applicazione di filtri pre-scatto o l’impostazione di effetti bokeh e di sfocatura.
A ciò, si sommano molte altre peculiarità che i software delle grandi marche sono in grado di proporre: non ultime, le implementazioni date dall’intelligenza artificiale, come il riconoscimento automatico dei soggetti, il tracking degli occhi, l’accentramento del soggetto nell’inquadratura e una serie di ottimizzazioni video.
Anche la connettività può rientrare nell’ambito delle funzioni di una fotocamera, dato il numero sempre maggiore di opzioni per la connessione delle macchine fotografiche a smartphone, app dedicate e software PC, attraverso cui geolocalizzare le immagini, archiviarle nel cloud, condividerle da un dispositivo all’altro o addirittura condividerle direttamente sui social.
ISO
L’ISO, come anticipato, è un valore numerico che descrive la capacità della fotocamera di illuminare artificialmente le immagini scattate in contesti in cui c’è poca luce. Si tratta di un elemento importante, e che spesse volte può rivelarsi un’arma a doppio taglio se non si è utenti esperti: impostare valori troppo alti di ISO (in una scala che va da 50 a oltre 6000), può comportare la presenza nelle foto di rumore video e, in generale, di una cattiva gestione da parte del dispositivo delle zone d’ombra e di luce nello scatto.
Per capire quanto una macchina fotografica sia agile nella regolazione della luminosità quando impostata in manuale, è bene testare il prodotto con scatti in ogni condizione di luce, impostando gli ISO a salire sulla scala di valori: se alla metà della scala e oltre il risultato resta ancora qualitativamente valido, avremo allora una fotocamera in grado di gestire le più disparate situazioni di utilizzo.
Realizzazione video
Delle buone macchine fotografiche sono in grado di offrire un alto livello di dettaglio e di qualità generale delle immagini anche quando si vanno a registrare dei video. In tal senso, molte sono le fotocamere nate per il vlogging o per la creazione di contenuti professionali o per social network, in grado di registrare video in 4K a 30 frame per secondo (FPS), con una buona varietà di filtri impostabili e funzioni ad-hoc.
Zoom, apertura e messa a fuoco
Zoom, apertura focale e messa a fuoco costituiscono tre fattori fondamentali nell’ambito della fotografia.
Lo zoom in una macchina fotografica può essere di due tipi diversi: zoom ottico e digitale. Il primo corrisponde al movimento meccanico dell’ottica, che dunque raggiunge un dato livello di zoom senza un’effettiva perdita della qualità dell’immagine, mentre il secondo invece funziona tramite software, e può spingere notevolmente i limiti dello zoom, rischiando però di sgranare la foto quando si arriva a punti critici.
L’apertura focale, invece, ovvero quella del “diaframma” di una macchina fotografica, indica quanta luce entri all’interno del sensore. La scala di valori va da f/1,4 a f/32, dove il numero minore corrisponde in realtà a un’apertura massima, mentre il numero maggiore all’apertura minima del diaframma per il passaggio di luce sul sensore. Regolare l’apertura diviene fondamentale per far sì che il proprio scatto non abbia zone di luce completamente bruciate (e che dunque appaiono come chiazze bianche). Si tratta di un fattore da valutare sia all’acquisto della propria macchina fotografica (specie nel caso in cui si parli di una compatta, che difatti non potrà mai variare), ché degli accessori aggiuntivi per reflex o mirrorless.
I punti di messa a fuoco, invece, non sono altro che veri e propri punti dislocati rispetto al centro dell’inquadratura, che possono essere però messi a fuoco senza necessità di spostare manualmente l’inquadratura stessa. Sono molto utili per la cosiddetta arte della street photography o per la fotografia dinamica.
Quanto costa un buona fotocamera?
Stabilire un insieme entro cui oscillano i prezzi delle fotocamere è una cosa non proprio semplice: questo perché si tratta di un mercato vastissimo, ricco di tipologie di prodotti e differenze tra un dispositivo e l’altro. Diciamo, però, che come ogni dispositivo tech anche le fotocamere hanno una naturale suddivisione in fasce di costo: economica, fascia media, e premium.
Volendo fare una stima, potremmo dire che la fascia economica del mercato è occupata da tutti i prodotti venduti dai 50 ai 250-300 euro circa; la fascia media, invece, sale dai 300 ai 700 euro (e oltre); la fascia premium, invece, arriva ben oltre la soglia dei 1200 euro.
Va specificato, però, che queste fasce di prezzo non coinvolgono fotocamere usate in ambito professionale, cui costi d’investimento possono andare anche ben oltre i 2-3000 euro. Ciò detto, i prodotti che si attestano nei range sopra indicati restano comunque delle soluzioni ideali per utenti esperti e appassionati del settore in genere.
Quali sono le migliori marche che producono fotocamere
Come abbiamo potuto osservare dalla nostra guida all’acquisto, le caratteristiche di una fotocamera a cui badare in fase di acquisto sono molteplici e ricche di nozioni tecniche da saper interpretare. Per chi, però, vuole avere un punto fermo da cui partire per la ricerca della macchina fotografica perfetta per sé, il nostro consiglio è quello di partire dalla scelta di prodotti realizzati dalle migliori marche di fotocamere che vi sono sul mercato. Nel caso specifico, vale la pena citare Sony, Canon, Fujifilm, Kodak, Oiadek e Nicamery.
Sony è leader di settore nell’ambito della produzione di dispositivi legati al mondo audio/video, con un focus importante su fotocamere, TV, cuffie e dispositivi d’ascolto in generale. Si tratta di un’azienda che non ha bisogno di grandi presentazioni, ma di cui va assolutamente sottolineato l’alto trust da parte del pubblico di tutto il mondo.
Ciò vale anche per Canon, Kodak e Fujifilm, impegnate nel mondo della fotografia a tutto tondo, con prodotti che si collocano in tutte le fasce di prezzo, ma sempre con un elevato rapporto tra la qualità e il costo sostenuto dall’utente. Fujifilm, inoltre, ha il plus di produrre oggetti quanto mai unici e apprezzabili dagli utenti più disparati: le fotocamere istantanee. Kodak, invece, ha fatto la storia della fotografia sin dalla produzione di pellicole e macchine fotografiche usa e getta.
Chiudono l’elenco Oiadek e Nicamery, aziende che stanno guadagnando consensi con prodotti che si collocano nella fascia medio-bassa del mercato e la cui semplicità di utilizzo li rende indicati in particolar modo per gli utenti meno navigati nel mondo della fotografia, che cercano un entry-point dal buon rapporto qualità-prezzo.
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Fonte : Fanpage