I nuovissimi auricolari bluetooth Nothing Ear e Nothing Ear (a) sono i primi a integrare ChatGPT, per garantire un’interazione diretta con il chatbot AI di OpenAI quando vengono utilizzati in combinazione a uno smartphone Nothing associato. La primizia si abbina a una gesture apposita di pinch-to-speak, ovvero di pizzica per parlare e richiamare così l’assistente tuttofare. I nuovi auricolari senza fili sono contraddistinti da un interessante design trasparente e offrono la cancellazione attiva del rumore posizionandosi a prezzi molto competitivi.
Sembra una risposta diretta a progetti coraggiosi e molto discussi come Rabbit R1 o Humane AI Pin la mossa di Nothing che è la prima società a poter integrare ufficialmente ChatGPT sui propri auricolari in abbinamento ai propri smartphone, grazie a un accordo diretto con OpenAI. La diffusione avverrà gradualmente nelle prossime settimane e consentirà di richiamare il chatbot AI con una gesture sullo stelo dei gadget indossabili, per iniziare a conversare in modo naturale, porre domande e chiedere assistenza. “Integrando ChatGPT con gli auricolari Nothing, inclusi i nuovi Nothing Ear e Ear (a), e con Nothing OS, abbiamo mosso i primi passi verso il cambiamento e c’è molto altro da fare”, ha affermato il cofondatore Carl Pei.
Due i modelli di auricolari Nothing ufficializzati nel corso di un evento a Tokyo. Il più evoluto è Nothing Ear di terza generazione con driver da 11 con diaframma in ceramica, supporto dei file ldac e lhdc 5.0 ad alta fedeltà, suono personalizzabile a piacere creando un profilo personale, performante sistema di cancellazione del rumore (Anc) e batteria da 5,2 ore con Anc attivato. Il prezzo è di 149 euro, mentre sarà di 99 euro per i fratelli minori Ear (a) che non integrano le capacità di personalizzazione di equalizzazione del suono e offrono una cancellazione del rumore meno prestante, mentre aumenta a 5,5 ore l’autonomia con Anc acceso.
Fonte : Wired