Paralisi di Bell, cos’è e quanto durano i sintomi

Ha colpito Simona Ventura, bloccandole metà del volto. È la paralisi di Bell, una paralisi facciale che, per cause non sempre conosciute, può appunto provocare improvvisamente un indebolimento dei muscoli di un lato del viso. Si tratta, comunque, di una patologia temporanea che si risolve gradualmente nel corso di settimane o mesi. Ecco cosa sappiamo sui sintomi, cause, durata e su come si può curare.

Cos’è la Paralisi di Bell

La paralisi di Bell è la causa più comune di paralisi facciale, che consiste in un mal funzionamento del settimo nervo cranico (nervo facciale). “È una neuropatia periferica che si può manifestare a qualsiasi età”, spiegano dall’Istituto superiore di sanità (Iss). La causa precisa, tuttavia, non è chiara. “Si ritiene che sia il risultato dell’infiammazione del nervo facciale che controlla i muscoli di un lato del viso, probabilmente innescata da una infezione virale”, aggiungono gli esperti. In età pediatrica, per esempio, esistono diverse forme di paralisi di Bell: congenita, ossia dalla nascita; acquisita, ovvero successivamente a una malattia che si presenta durante il parto o dopo la nascita, e, infine idiopatica, dove la causa non è determinabile. “La paralisi di Bell è la diagnosi più frequentemente riportata”, spiegano dall’Ospedale Bambino Gesù. La causa rimane perlopiù sconosciuta e si parla talora di paralisi “a frigore”, poiché a volte avviene in coincidenza con sbalzi termici, in particolare nelle stagioni intermedie, primavera e autunno”.

Sintomi e diagnosi

I sintomi della paralisi di Bell si presentano abbastanza rapidamente, nel giro di ore o un paio di giorni, e variano da una debolezza, anche lieve, a una totale paralisi dei muscoli di un lato del volto (raramente è bilaterale). In particolare, come elencano dall’Iss, la sintomatologia può includere: cedimento dei muscoli del viso e mancanza di espressioni facciali, sbavamento, dolore intorno alla mandibola, all’interno o dietro l’orecchio nel lato del viso colpito, maggiore sensibilità ai suoni nel lato del viso colpito, mal di testa, perdita del gusto, variazioni nella quantità di lacrime e di saliva prodotte.

Una paralisi temporanea

La maggior parte dei pazienti colpiti dalla paralisi di Bell guarisce del tutto. In alcuni casi non è necessario alcun trattamento, mentre in altri si può valutare l’uso di farmaci, come i corticosteroidi, ossia antinfiammatori indicati per ridurre l’infiammazione del nervo facciale, oppure gli antivirali. Dato che la patologia può implicare anche una difficoltà nel chiudere gli occhi (paralisi della palpebra), si può ricorrere a colliri lubrificanti, lacrime artificiali e pomate. Insieme a questi farmaci, viene consigliata anche una terapia fisica, o fisioterapia. “Massaggi ed esercizi mirati ai muscoli facciali – spiegano dall’Iss – possono impedire che essi si contraggano e si accorcino provocando danni permanenti”. La prognosi, tuttavia, è solitamente favorevole, con il recupero totale del movimento del lato del viso colpito, che avviene gradualmente nel giro di alcuni mesi.

Fonte : Wired