Quali armi sta usando l’Iran per attaccare Israele: come funzionano i droni kamikaze

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Da un video diffuso dall’Iran è possibile capire che i droni inviati contro Israele sono gli HESA Shahed 136, capaci di sorvolare una zona in cerca dell’obiettivo.

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L’Iran ha condiviso alcuni video in cui sarebbero mostrati i droni e i missili che sarebbero stati lanciati nel corso della serata di oggi, domenica 14 aprile, per attaccare lo Stato di Israele. Secondo l’agenzia stampa iraniana IRNA, i missili dovrebbero arrivare nell’arco di un’ora, mentre i droni intorno alle 6,30 (ora italiana). Dal canto suo, Israele vorrebbe intercettare il maggior numero possibile di droni fuori dal loro spazio aereo con l’aiuto degli Stati Uniti e di altri Paesi.

Quanti droni ha inviato l’Iran

In base a quanto riferisce Abc News, il governo americano è convinto che l’Iran abbia lanciato circa 400-500 tra droni e missili dal suo territorio e da quelli di Paesi come Iraq, Siria e Libano meridionale diretti in Israele. Tutti questi sono, infatti, Paesi in cui c’è una massiccia presenza di milizie iraniane o comunque eserciti alleati di Teheran.

Convinzione che sarebbe stata confermata dalle Guardie della Rivoluzione iraniane, che avrebbero rivendicato l’attacco “con droni e missili” contro Israele come rappresaglia per l’attacco mortale del primo aprile al suo consolato di Damasco. La televisione di Stato iraniana ha infatti dichiarato: “In risposta ai numerosi crimini commessi dal regime sionista, compreso l’attacco alla sezione consolare… il Corpo delle Guardie della Rivoluzione Islamica ha lanciato dozzine di missili e droni contro obiettivi specifici all’interno dei territori occupati (Israele)”.

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Cosa sono i droni kamikaze

In particolare i 400-500 droni inviati dall’Iran contro Israele sarebbero gli HESA Shahed 136, ovvero droni armati capaci di sorvolare una zona in cerca di un obiettivo ben preciso pronti a colpire solo quando quest’ultimo è stato localizzato oppure se si espone. Sono in servizio dal 2001 e sono in grado di colpire bersagli a terra, eludendo le difese aeree. La loro peculiarità è quella di riuscire a coprire un raggio di circa 2500 chilometri da dove sono stati lanciati.

Si sospetta che il loro utilizzo sia già stato sperimentato in Ucraina dall’esercito russo, a cui li avrebbe dati proprio l’Iran, anche se i due Paesi hanno sempre smentito il loro impiego. Questi droni hanno ha una caratteristica forma a delta, con la fusoliera (dove si trova la testata esplosiva) direttamente integrata nelle ali, ai cui margini si trovano gli stabilizzatori.

L’Iran: “Inviati missili ipersonici e Kheibar”

Una fonte informata avrebbe invece fornito  informazioni al sito di notizie del Consiglio supremo per la sicurezza nazionale iraniana, Nournews, circa la tipologia di missili utilizzati: si tratterebbe di missili ipersonici e Kheibar. Questi ultimi sono missili di quarta generazione che possono raggiungere la velocità di Mach 8 nell’atmosfera (16 fuori da essa) con un’autonomia fino a 2.000 con una testata enorme di 1.500 kg.

Tuttavia, secondo l’Open Source Intelligence Monitor focused on Europe and Conflicts across the World, quelli mostrati nel video diffuso dalla tv iraniana potrebbero essere “missili da crociera attaccati con ulteriori razzi per una portata più lunga”.

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Fonte : Fanpage