Iran attacca Israele, centinaia di droni “kamikaze” in volo. Attesi anche missili da crociera

L’Iran ha lanciato un attacco contro Israele usando centinaia di droni, insieme a missili balistici e da crociera, aumentando i timori di una guerra diretta tra la repubblica islamica e lo stato ebraico. In un discorso al Paese, il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha dichiarato poco prima dell’attacco: “Cittadini israeliani, negli ultimi anni, e ancor più nelle ultime settimane, Israele si sta preparando alla possibilità di un attacco diretto da parte dell’Iran. I nostri sistemi di difesa sono schierati, siamo preparati per qualsiasi scenario, sia in difesa che in attacco. Lo Stato di Israele è forte, le Idf sono forti”.

“Ho stabilito un principio chiaro: a chiunque ci farà del male, noi faremo del male. Ci difenderemo da ogni minaccia e lo faremo con calma e determinazione”, ha detto Netanyahu. Intanto, l’aereo di Stato “Ala di Sion” è decollato dalla base di Nevatim, nel sud di Israele, come mostrano i dati dei siti web di monitoraggio dei voli. L’aereo, costruito proprio per il premier Benjamin Netanyahu, non è mai stato utilizzato ufficialmente.

L'aereo dei Netanyahu decollato dopo l'attacco dell'Iran

Fonti israeliane hanno poi confermato che decine di droni sono stati lanciati verso lo Stato ebraico dall’Iran, come riportato dall’emittente pubblica Kan. Anche il portavoce dell’esercito israeliano, Daniel Hagari, ha confermato in conferenza stampa che l’attacco dell’Iran è cominciato “con il lancio di dozzine di Uav (droni) verso Israele”. Poi ha sottolineato che “ci vorranno diverse ore per arrivare in piena attività, ma la difesa non è impenetrabile, quindi è importante obbedire alle direttive del Comando del Fronte Interno”. Una volta che i droni iraniani entreranno nello spazio aereo dello Stato ebraico si attiveranno i sistemi di difesa e suoneranno le sirene per invitare i civili a portarsi nei rifugi.

Ma ci vorranno delle ore prima che i droni arrivino sui cieli di Israele. Alcuni potrebbero essere intercettati prima tramite azioni di disturbo (di “jamming”) anche grazie all’intervento di “Stati Uniti” e altri paesi alleati, come riferito dal portavoce dell’Israeli defense forces (Idf).

Iran attacca Israele con droni e missili, Khamenei: “Il regime malvagio sarà punito”

E mentre i droni sono in volo verso Israele, l’account X della Guida Suprema iraniana, Ali Khamenei, ha ripubblicato un video del suo discorso pronunciato in occasione dell’Eid al-Fitr, la festa di fine Ramadan, in cui annunciava che “il regime malvagio” sarebbe stato “punito” per l’attacco al consolato iraniano a Damasco.

Infine, è arrivata la conferma anche della tv di Stato iraniana: “Le forze dei Guardiani della rivoluzione hanno lanciato un attacco con droni contro Israele”. I Corpi delle guardie rivoluzionarie dell’Iran hanno confermato di aver lanciato un’offensiva contro Israele in risposta al bombardamento del primo aprile nel quale le forze di Tel Aviv avevano colpito il consolato di Teheran nella capitale siriana Damasco.
La comunicazione è giunta attraverso una nota, citata anche dall’emittente in lingua inglese Press Tv.
Secondo quanto reso noto, l’offensiva mira a colpire obiettivi specifici in Israele con decine di droni e missili.

Nel bombardamento del primo aprile erano stati uccisi anche due comandanti dei Corpi delle guardie della rivoluzione dell’Iran, il generale Mohammad Reza Zahedi e il suo vice Mohammad Hadi Hajriahimi. Il raid non è mai stato rivendicato da Israele.

Tajani: “Iran mi ha rassicurato su soldati italiani”

“Ho chiesto garanzie al ministro degli Esteri dell’Iran per i nostri 1.100 militari e mi è stato risposto che ci sarà la massima attenzione e la massima responsabilità da parte iraniana per quanto riguarda i militari italiani che sono schierati tra Hezbollah e Israele, tra il sud del Libano e il nord di Israele. Da parte iraniana c’e’ una rassicurazione e un impegno a fare di tutto perché non vengano assolutamente coinvolti gli italiani”, ha detto il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, al Tg1.

“Il governo è pronto a gestire qualsiasi tipo di scenario”, ha spiegato Tajani, sottolineando che “il ruolo dell’Italia è invitare tutti alla prudenza per evitare l’esplosione di una crisi che nessuno vuole che ci sia”, ed esprimendo l’auspicio “che la risposta dell’Iran si fermi all’attacco di stasera”. Il titolare della Farnesina è in “costante contatto con le ambasciate d’Italia a Tel Aviv e a Teheran”. 

L’offensiva è avvenuta con “lanci sia dallo Yemen che dal Libano e dall’Iran”, ha spiegato il ministro della Difesa, Guido Crosetto, sottolineando che l’attacco “non ha sorpreso”. “Eravamo tutti pronti, le modalità con l’utilizzo di droni che posso essere intercettati non solo dalle difese israeliane ma anche da un supporto americano e anche giordano ci danno la speranza che non si possa arrivare a colpire obiettivi che possano determinare una reazione molto forte. Il nostro personale che opera in area è preparato ed è stato avvisato per tempo per adottare tutte le misure di sicurezza necessarie”, ha spiegato Crosetto.

Le contromisure in Israele contro i droni iraniani: navi Usa in posizione

Da parte israeliana e americana sembrava scontata un’offensiva iraniana e tutta la regione mediorientale si è mossa di conseguenza. L’esercito israeliano aveva dichiarato una “allerta totale” e previsto nuove regole per la popolazione civile. Le scuole resteranno chiuse domani, 14 aprile (primo giorno della settimana ebraica), e lunedì, come ha stabilito il Comando del fronte interno. Le nuove disposizioni, che sono valide dalle 23 di stasera alle 23 di lunedì, prevedono anche il divieto di assembramento oltre mille persone. Ulteriori restrizioni sono state previste nelle zone vicino Gaza.

Channel 12 riferisce che la valutazione dell’establishment della sicurezza israeliano resta che l’Iran cercherà di colpire obiettivi militari, non civili, nella sua risposta all’attacco israeliano che ha ucciso diversi membri dell’Irgc, tra cui due generali, a Damasco all’inizio di questo mese, come riferisce il Times of Israel

Nelle ore precedenti l’attacco gli Stati Uniti avevano portato le navi da guerra in posizione per proteggere Israele e le forze americane nella regione. La marina americana ha riposizionato due cacciatorpediniere.

Fonte : Today