È l’8 giugno del 2009 e la Worldwide developers conference di Apple si apre con una grande novità: la presentazione dell’iPhone 3GS, il successore del primo iPhone distribuito anche in Europa. Quel giorno non fu Steve Jobs a presentare i nuovi prodotti, poiché era già gravemente malato, ma un gruppo di dirigenti Apple che forse non potevano immaginare che in poco più di 15 anni sarebbero stati venduti più di 2,3 miliardi di iPhone in tutto il mondo.
Nella seconda puntata dello speciale Wired 15 di Grande Giove, il podcast powered by Wired in occasione dei suoi 15 anni, si parlerà di come gli smartphone siano ormai diventati fondamentali nelle nostre vite con l’aiuto di un ospite davvero speciale Luca Ferrari, co-fondatore e ad di Bending Spoons, società italiana che sviluppa app, valutata più di 2,5 miliardi di dollari. Le applicazioni dell’azienda, tra cui Splice, Remini ed Evernote, sono state scaricate più di 500 milioni di volte e ogni mese più di 100 milioni di utenti sono attivi su di esse. Bending Spoons conta oggi 140 dipendenti e tra i propri investitori figurano grandi società di investimento e personaggi noti, per esempio Ryan Reynolds.
Ferrari ha sottolineato che nell’ultimo decennio e mezzo l’industria degli smartphone ha subìto profonde trasformazioni, caratterizzate da un’evoluzione costante e significativa. Dalla più grande, ovvero l’introduzione dell’App Store fino all’avvento delle super app, dell’intelligenza artificiale e dei visori di realtà aumentata. Secondo Ferrari, tuttavia, è proprio l’AI la vera rivoluzione del presente. È per questo motivo che la sua azienda sta puntando molto su questa tecnologia. Un esempio tangibile di questo impegno tratto dalla scuderia di app di Bending Spoons è Remini, uno strumento per modificare foto che è diventato la seconda app di intelligenza artificiale generativa più utilizzata al mondo, dopo ChatGpt. Ma se il futuro nel mondo dell’innovazione rimane, comunque, ancora incerto, allora è il cambiamento ad essere l’unica certezza in questa storia. Come conferma Ferrari, infatti: “Lo smartphone non è vicino al tramonto, però ci arriverà sicuramente, a un certo punto”.
Ai microfoni Daniele Ciciarello e Matteo Imperiale, con il coordinamento editoriale di Luca Zorloni, l’assistenza editoriale di Maddalena Sara e il supporto operativo e logistico di Elena Lotto.
Fonte : Wired