L’ennesima tragedia del mare, questa volta al largo della Grecia: i vigili del fuoco hanno recuperato tre corpi su una spiaggia rocciosa dell’isola di Chios, dopo il naufragio di un’imbarcazione di migranti questa mattina, che appartengono a tre bambine. Lo riporta Kathimerini. La guardia costiera greca ha spiegato all’Afp che le giovani vittime hanno 5, 7 e 10 anni. In totale, secondo le informazioni delle autorità, sono state tratte in salvo 19 persone: tra di loro ci sono otto minori e la madre delle bambine che hanno perso la vita. Sempre stando alle informazioni raccolte dall’autorità, sull’imbarcazione viaggiavano in tutto 22 persone e non ci dovrebbero essere dispersi.
Altro naufragio a 30 miglia da Lampedusa, in area Sar maltese: 9 morti e 15 dispersi
Sono 9 i cadaveri, fra cui quello di una bimba, sbarcati al molo Favarolo di Lampedusa. Sono le vittime di un altro naufragio avvenuto in acque Sar maltesi (e non libiche come si era appreso in un primo momento). I sopravvissuti, fatti scendere sulla banchina, sono 23, fra cui cinque donne; secondo il loro racconto vi sarebbe un numero ancora imprecisato di dispersi. Le condizioni del mare nella zona del naufragio sono proibitive. Alcune vittime sarebbero decedute per ipotermia durante il tragitto verso Lampedusa. Sei naufraghi restano al momento ricoverati nella struttura sanitaria, mentre gli altri 16, man mano che si sono ripresi, sono stati già accompagnati all’hotspot di contrada Imbriacola. Le condizioni dei 6 ricoverati sono considerate critiche . Dalle prime testimonianze che la polizia è riuscita a raccogliere, sul barchino viaggiavano 46 migranti, originari di Guinea, Burkina Faso, Mali e Costa d’Avorio, partiti domenica sera da Sfax in Tunisia. Secondo questa ricostruzione vi sarebbero, dunque, 15 dispersi, tra cui 3 minori.
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Sindaco Lampedusa: conta morti senza fine
“Ancora una tragedia del mare e della disperazione scuote la nostra isola. Altri otto morti, fra cui una bambina, sono stati appena sbarcati. È ormai diventata una conta senza fine”. Lo ha detto il sindaco di Lampedusa, Filippo Mannino, non appena ha appreso la notizia dell’ultimo naufragio avvenuto in acque Sar maltesi. “Le condizioni del mare sono pessime e i trafficanti continuano a far partire questi poveri disperati su barchini che neanche stanno a galla – ha continuato Mannino – . È sempre la stessa storia, tanti, tantissimi, pagano per morire in mare”.
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Fonte : Sky Tg24