Migranti, nove vittime in un naufragio al largo della Libia: una bambina è morta di ipotermia

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La Guardia costiera italiana ha soccorso una barca naufragata a circa 30 miglia da Lampedusa, in acque Sar maltesi. Ha recuperato 23 superstiti e 8 vittime, tra cui una bambina tra i quattro e i sei anni morta di ipotermia.

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Immagine di repertorio

Il conto dei morti nel Mediterraneo, anche tra i bambini, continua ad aumentare. Oggi un altro barcone che trasportava persone migranti è naufragato a circa trenta miglia da Lampedusa, in acque internazionali ma in area Sar maltese, cioè nella zona di mare che sarebbe di competenza di Malta per quanto riguarda la ricerca e il soccorso. La Guardia costiera italiana è riuscita a recuperare 23 superstiti, tra cui cinque donne, e otto vittime. C’era anche il cadavere di una bambina tra i quattro e i sei anni. I soccorritori hanno detto che la bimba è morta per ipotermia. Il tragitto verso Lampedusa è avvenuto il più in fretta possibile nonostante le condizioni difficili del mare, che hanno contribuito al naufragio. Un’altra persona è poi morta nel poliambulatorio di Lampedusa, portando il conto delle vittime a nove. Sei persone sono ricoverate in condizioni critiche.

Al molo Favaloro, sull’isoletta siciliana, sono arrivate 23 persone. Per loro sono partiti subito gli accertamenti medici, e molti erano in stato di forte ipotermia. I sopravvissuti hanno fatto sapere che c’erano anche dei dispersi, anche tra i loro familiari o conoscenti. Secondo le prime ricostruzioni, le persone disperse in mare sarebbero almeno quindici, tra cui tre minorenni. Subito dopo il soccorso sono state effettuate altre ricerche sul posto, ma non risulta che altre persone siano state trovate e portate in salvo.

“Ancora una tragedia del mare e della disperazione scuote la nostra isola. Altri otto morti, fra cui una bambina, sono stati appena sbarcati. È ormai diventata una conta senza fine”, ha detto il sindaco di Lampedusa, Filippo Mannino, dopo aver saputo la notizia. “Le condizioni del mare sono pessime e i trafficanti continuano a far partire questi poveri disperati su barchini che neanche stanno a galla. È sempre la stessa storia, tanti, tantissimi, pagano per morire in mare”.

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Nelle ultime settimane, con l’arrivo della stagione calda, hanno ripreso ad aumentare le partenze di chi tenta di attraversare il Mediterraneo per raggiungere l’Europa. I dati del ministero dell’Interno aggiornati a questa mattina parlano di quasi 16mila persone sbarcate in Italia finora: quasi la metà delle 31mila dell’anno scorso nello stesso periodo, ma circa il doppio delle 8mila del 2022. Prima dell’arrivo dei 23 superstiti di quest’ultimo naufragio, nell’hotspot di Lampedusa erano presenti 217 persone. Di queste, 47 sono minorenni non accompagnati. Domani 172 persone saranno trasferite a Porto Empedocle, come stabilito dalla prefettura di Agrigento.

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Fonte : Fanpage