Da ormai qualche anno ormai si parla di Megalopolis, il nuovo film di Francis Ford Coppola, oggi 84enne. Dopo una lunghissima gestazione, più di recente sembrava che il grande regista stesse avendo difficoltà a trovare una società disposta a distribuire questo suo passion project che, nel tempo, ha assunto dimensioni gigantiache. L’ultima novità è arrivata però in queste ore: la première mondiale del film avverrà il prossimo 17 maggio al festival di Cannes e quell’occasione di visibilità internazionale potrebbe verosimilmente aprire la strada per un arrivo più fluido nelle sale. Coppola non è ovviamente nuovo alla Croisette, dove nel 1995 aveva presentato la versione estesa Apocalypse Now Redux.
Il progetto
Francis Ford Coppola concepì per la prima volta Megalopolis nel 1979, proprio mentre lavorava a Apocalypse Now. L’idea era quella di raccontare una grande storia etica che collegasse passato e presente, tra i fasti e la decadenza della Roma antica e quelli della New York contemporanea, prendendo spunto dalla cospirazione di Catilina. Tra gli anni Ottanta e Novanta, il regista lavorò a diverse versioni della sceneggiatura, dando però la precedenza realizzativa ad altri progetti, come la saga de Il padrino e Dracula di Bram Stoker. Nel 2001 Coppola aveva iniziato le sessioni di lettura del copione con gli attori all’epoca coinvolti (tra gli altri Nicolas Cage, Robert De Niro, Leonardo DiCaprio, Uma Thurman, Russell Crowe e Paul Newman) e anche ad effettuare alcune riprese, ma tutto fu interrotto dagli attacchi dell’11 settembre. Il fatto poi che lo stesso Coppola avesse raggiunto una sicurezza finanziaria tale da potere investire i propri soldi nel film portò secondo alcune fonti a una sua paralisi creativa. Dopo decenni di stallo, finalmente la lavorazione del film è ripresa nel 2019: a quel punto Coppola aveva già speso centinaia di milioni di dollari e venduto una parte del suo impero vinicolo per sostenerne le spese.
La trama
Megalopolis parte proprio da una enorme ambiente urbano simile a New York che viene devastato da un tragico incidente. Un architetto idealista di nome Caesar è convinto che si debba approfittare della situazione per ricostruire la città in chiave utopica, ma al suo progetto si oppone il sindaco della città, Frank Cicero, a causa di fenomeni di corruzione e lobbying. Nel frattempo, la figlia di Cicero, Julia, cerca di emanciparsi dalla situazione di privilegio e oppressione in cui è nata. Tutto prende spunto appunto dalla vicenda storica reale legata alla congiura di Catilina, avvenuta tra il 70 e il 60 a.C.: in una Repubblica romana indebolita dalla fine della dittatura di Silla, il nobile decaduto Lucio Sergio Catilina, sostenuto da figure emergenti come Cesare e Crasso, si candida in opposizione alla vecchia aristocrazia latina, rappresentata da Cicerone; sconfitto proprio da quest’ultimo, Catilina arriva ad ordire un colpo di Stato, ma complice il ritiro dell’appoggio dello stesso Cesare, venne poi bloccato. Coppola ha più volte dichiarato la sua passione per la Roma antica, soprattutto per le istituzioni repubblicane che sono riuscite strenuamente ad opporsi a personalità forti, visionarie ma anche sovversive.
Il cast
Come grande e imponente è la scala produttiva del film, altrettanto numeroso è il cast di star che vi compaiono. Tra i protagonisti principali infatti troviamo Adam Driver, reduce dal successo di Ferrari, che interpreterà Caesar, e Giancarlo Esposito (Better Call Saul, The Mandalorian), nei panni di Cicero; accanto a loro Nathalie Emmanuel (la Missandei di Game of Thrones), che dà il volto a Julie Cicero. Tra gli altri attori troviamo anche Jon Voight, Laurence Fishburne, Dustin Hoffman, Shia LaBeouf, ma anche alcuni componenti dello stesso clan Coppola, come la figlia Talia Shire e il figlio di lei Jason Schwartzman.
Il debutto
Dopo lunga attesa le riprese di Megalopolis sono terminate l’anno scorso e a marzo il prodotto finale è stato finalmente mostrato in un’anteprima speciale a Los Angeles, rivolta a responsabili degli studios cinematografici, distributori e buyers. La reazione di questi esponenti dell’industria cinematografica, però, non è sembrata corrispondere alle aspettative di Coppola: secondo diverse fonti, sebbene molti non vedano l’ora di lavorare con un maestro di Hollywood come lui, il film di per sé farebbe molta fatica a trovare il suo spazio nello scenario filmico di questi anni, dove in fondo è il business a governare. Troppo impegnativo a livello economico per gli studios più sperimentali e troppo costoso e poco “vendibile” per le grandi major, Megalopolis si trova in un impasse. Riuscirà l’anteprima a Cannes a smuovere le acque?
Fonte : Wired