C’è una grossa novità green per gli amanti delle capsule Nespresso. Viene lanciata in Italia, in occasione della Milano Design Week, la prima collezione di capsule compostabili della multinazionale del caffè. Testate in Francia e Svizzera nel corso dell’anno scorso, le capsule sono composte all’82% di polpa di carta e hanno poi un sottile rivestimento biodegradabile (di circa 0,1 millimetri) studiato per preservare l’aroma del caffè. Certificate da un ente internazionale per il compostaggio internazionale, possono dunque essere smaltite nell’umido dopo l’utilizzo.
Le capsule avranno prezzi che oscillano tra 47 e 49 centesimi, un costo medio che rispecchia, dunque, le capsule Original in alluminio. La collezione comprende cinque varietà inedite di caffè: Ispirazione Aosta, Ispirazione Emilia, Ispirazione Sicilia, Decaffeinato e Peru Organic (quest’ultimo certificato biologico). Tutte con chicchi provenienti dal programma Nespresso AAA Sustainable Quality, attivo da oltre 20 anni, che coinvolge oltre 150.000 coltivatori in 18 paesi per una fornitura sostenibile di caffè, migliorando la resa e la qualità dei raccolti e le condizioni di vita delle comunità di origine.
Dopo anni in cui l’azienda ha puntato esclusivamente sulle capsule in alluminio – che possono essere riconsegnate in oltre 180 punti di raccolta tra Boutique Nespresso e isole ecologiche per riciclare il materiale – ora l’alternativa più comoda è rappresentata dalle nuove capsule compostabili a base di carta, smaltibili invece a casa semplicemente nella raccolta organica dei rifiuti. Alternativa che, finora, era rappresentata solo da capsule compatibili di altri marchi. Le capsule originali compostabili Nespresso saranno dunque acquistabili da maggio in 60 boutique in Italia e da settembre anche online e tramite il servizio clienti.
Thomas Reuter, BEO Nespresso Italiana, ha dichiarato: “Da quando siamo diventati una B Corp e Società Benefit in Italia, siamo ancora più impegnati ad ampliare le possibilità di scelte sostenibili che offriamo. Se da una parte l’alluminio ha il vantaggio di essere infinitamente riciclabile, dando vita in Italia anche al progetto Da Chicco a Chicco, con cui recuperiamo sia l’allumino sia il caffè esausto, dall’altra parte sarà possibile scegliere di smaltire le proprie capsule direttamente nella raccolta differenziata dell’organico domestico, avviandole così al compostaggio industriale“.
Fonte : Wired