Come ampiamente previsto, WhatsApp ha aggiornato i suoi Termini di Servizio e la sua Informativa sulla Privacy specificamente per gli utenti dell’Unione europea: l’azienda lo ha fatto sulla base dei princìpi del Digital Markets Act e del Digital Services Act, che regolamentano le cosiddette piattaforme gatekeeper. Cioè (semplificando) quelle potenzialmente in una posizione dominante sul mercato di riferimento.
I cambiamenti saranno attivi per tutti a partire da giovedì 11 aprile: chi si è iscritto a WhatsApp dopo il 15 febbraio scorso li ha già accettati all’attivazione dell’app, mentre chi era già iscritto riceverà probabilmente una notifica informativa in questi giorni.
youtube: le Chat di Terze parti su WhatsApp
Il futuro: una chat mista fra WhatsApp e Telegram?
Visti i dettami del DMA e del DSA, le novità vanno soprattutto in direzione di una maggiore uniformità del servizio su tutto il territorio europeo e di una maggiore apertura. Dal primo punto di vista, l’età minima per usare WhatsApp scende a 13 anni in tutti i Paesi dell’UE, esattamente come negli Stati Uniti, mentre sinora era 16 anni in alcuni Stati (non l’Italia): “Questo aggiornamento garantirà requisiti sull’età minima coerenti a livello globale per WhatsApp”, hanno spiegato dall’azienda.
Quanto al secondo punto, è lì che sta il cambiamento più importante: ha a che fare con la cosiddetta interoperabilità (l’avevamo spiegata qui) e con la possibilità di ricevere su WhatsApp messaggi di persone che non usano WhatsApp. Di chattare con altre app, insomma. Si potrà fare dall’11 aprile, anche se in realtà non si potrà fare proprio subito, soprattutto per 3 motivi:
- perché la richiesta di apertura (verso Telegram, Signal o altri) non dev’essere fatta da WhatsApp ma dalle app più piccole;
- perché dalla richiesta all’accettazione possono passare sino a 3 mesi;
- perché WhatsApp ha stabilito un insieme molto preciso di regole e procedure (queste) che le altre app devono rispettare per poter essere accettate, principalmente a livello di sicurezza e crittografia.
Da quel che si capisce, una volta che l’app esterna sarà resa interoperabile, ci sarà una specifica voce di menù all’interno delle Impostazioni dedicata alle Chat di Terze parti, che potranno essere attivate o disattivate, e anche un elenco di app da cui si potranno accettare messaggi. Elenco che al momento è ovviamente vuoto.
Maggiore sicurezza per i dati europei
Fra le altre novità, importanti ma forse di minore impatto sull’utente finale, ci sono “modifiche ai nostri meccanismi di trasferimento dei dati internazionali”, perché “per gli utenti della regione europea ci baseremo sul nuovo EU-US Data Privacy Framework”, cosa che dovrebbe meglio proteggerli da occhi indiscreti.
Inoltre, ci sono cambiamenti in vista anche per i Canali (cosa sono?): “Se l’utente sceglie di utilizzarli, illustreremo in che modo si applicano le relative linee guida, come segnalare i contenuti e inviare un ricorso contro le decisioni e le modalità con cui vengono suggeriti i Canali”. Già oggi, questa sezione di WhatsApp ha una sua specifica Informativa sulla Privacy, che fra l’altro è stata da poco aggiornata e dunque dovrebbe essere quella in vigore anche dopo l’11 aprile.
Fonte : Repubblica