Perché le bollette di luce e gas saranno più care da aprile

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Bollette più alte da aprile: da ieri infatti i bonus sociali elettricità e gas tornano al regime ordinario. La soglia Isee per ottenerli sarà pari a 9.530 euro, che sale a 20mila euro per le famiglie numerose (con oltre 3 figli).

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Immagine di repertorio

Da ieri, 1 aprile, il bonus sociale per l’elettricità e il gas torna al regime ordinario: terminano gli effetti dei contributi straordinari previsti dalla Legge di Bilancio 2024, che consentivano agli utenti domestici e non domestici in condizioni economicamente svantaggiate di usufruire degli sconti in bolletta.

È la stessa Arera (l’Autorità per energia reti e ambiente) a comunicare che, a partire dal secondo trimestre 2024, i bonus sociali elettricità e gas tornano al regime ordinario, con le soglie Isee per accedere all’agevolazione fissate a 9.530 euro e a 20.000 euro per le famiglie con oltre tre figli. “Si ricorda – si legge in una nota – che a fine 2023 l’Autorità aveva aggiornato i bonus sociali elettricità e gas nella misura prevista dalla normativa (la riduzione in bolletta è del 30% rispetto alla spesa di riferimento, lordo tasse, per l’energia elettrica, e del 15%, netto tasse, per il gas)”.

Nel 2023 infatti la platea dei beneficiari era stata innalzata (la soglia era fino a 15mila euro e 30mila per le famiglie numerose). È stato invece confermato il contributo straordinario che aumenta a seconda del numero dei componenti familiari, applicato in automatico a chi già riceveva il bonus elettrico, come previsto nella Legge di Bilancio 2024.

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Intanto da aprile calano le bollette della luce per le famiglie rimaste nel mercato tutelato. Dopo il meno 11% del primo trimestre dell’anno, le tariffe dell’elettricità scendono di un altro 19,8% per il periodo aprile-giugno per la famiglia tipo nel mercato tutelato. “Il calo è giustificato principalmente dal trend ribassista che ha caratterizzato l’andamento dei prezzi del gas naturale e dell’energia elettrica verso la fine dello scorso anno e nei primi mesi dell’anno in corso e che sta subendo un rallentamento a causa delle crescenti tensioni geopolitiche”, ha sottolineato Arera.

Come ricorda anche il Corriere della Sera, con il secondo trimestre del 2024 scattano diversi rincari in bolletta. Aumentano anche gli oneri generali di sistema, cioè le spese che finanziano voci diverse, per adeguare i gettiti agli oneri previsti nel 2024. La spesa più cospicua sono gli incentivi per le rinnovabili. In particolare – scrive il Corriere della Sera riprendendo i calcoli di Staffetta Quotidiana – per il sostegno alle fonti green (la voce Asos) “la spesa in bolletta di una famiglia tipo aumenta di un 17% a circa 3 centesimi al kWh più le tasse. La componente destinata a incentivare tra l’altro il bonus elettrico, la messa in sicurezza del nucleare, le agevolazioni tariffarie per il settore ferroviario e il sostegno alla ricerca di sistema (Arim) aumenta di un 26% a circa 0,9 centesimi/kWh. Complessivamente l’aumento delle due voci è di un 19% a circa 4,2 centesimi al kWh Iva inclusa”.
Per una famiglia tipo che consuma 2.700 kWh all’anno la spesa per la Asos è di 81 euro all’anno e per la Arim è di 24,3 euro, se le due voci mantenessero i livelli di prezzo del secondo trimestre per un anno intero.

Altri aumenti sono dovuti per le tariffe di rete. Nel dettaglio, salgono “le componenti addizionali della tariffa di trasporto Crv relative al sistema di settlement e di interrompibilità ed è inoltre stata aumentata la componente CRVCS (per lo stoccaggio gas)”. In merito agli oneri generali, “è stata adeguata al rialzo la componente tariffaria UG3FT che alimenta il Fondo riconoscimento fornitori di ultima istanza, per l’aumento previsto degli oneri di morosità che Snam sta sostenendo in relazione soprattutto alla situazione di Ilva”.

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Fonte : Fanpage