La torre della Garisenda a Bologna, la tecnologia della torre di Pisa la salverà

La torre della Garisenda a Bologna, la più piccola delle due torri simbolo della città, verrà presto messa in sicurezza usando gli stessi tralicci in acciaio usati per consolidare la torre di Pisa. A ottobre 2023 il Comune di Bologna era intervenuto bloccando il traffico e zavorrando la Garisenda a causa di oscillazioni e vibrazioni anomale che ne hanno messo in pericolo la stabilità.

Il comitato tecnico

I problemi strutturali della torre non sono una novità e dal 2018 è stato creato un comitato tecnico scientifico per monitorarne la stabilità. Nel 2020 la torre della Garisenda è stata rinforzata con delle cinture in acciaio ad alta resistenza, così da comprimere e stabilizzarne la base, fatta di malta, blocchi di cotto e ciottoli di fiume. Sono inoltre stati installati anche dei tiranti metallici in acciaio inox, per consolidare la struttura delle pareti perimetrali, e diversi sensori che fotografano lo stato strutturale della torre ogni secondo.

Proprio grazie a questo monitoraggio sono state rilevate le preoccupanti anomalie nella stabilità della Garisenda, che causano movimenti di pochi millimetri ma decisamente significativi per un edificio così antico e delicato. Per questo il comune di Bologna si è attivato immediatamente con interventi di manutenzione e adottando soluzioni di successo come quella che ha portato al definitivo consolidamento della torre di Pisa.

La ricetta di Pisa

I lavori di intervento sul monumento toscano sono iniziati nel 1990 e terminati alla fine del 2001, ma il consolidamento definitivo è avvenuto solo nel 2008, fissando l’inclinazione a 3,97 gradi. Il successo dell’operazione è legato all’intervento di Michele Jamilokowksi, docente del politecnico di Torino e presidente del Comitato internazionale per la salvaguardia della torre, a quello di Carlo Viggiani, docente di ingegneria geotecnica dell’università Federico II di Napoli, e John Boscawen Burlan, professore del dipartimento di ingegneria civile dell’Imperial college di Londra.

Il frutto del loro lavoro sarà adesso impiegato per sostenere la Garisenda. I tralicci e i pali sono infatti ancora conservati presso l’area dell’Opera della primaziale pisana, come riporta il Corriere della Sera, e saranno adattati al contesto bolognese per fare da torri di contrasto per la Garisenda. La posa avverrà entro la fine dell’anno, a poche decine di metri dalla torre, e consentiranno agli specialisti di operare gli interventi di manutenzione strutturale senza rischi, che consistono in iniezioni di malta nel basamento della torre.

Fonte : Wired