Russia, perché manda navi militari nel Mediterraneo

Tre navi della Russia stanno attraversando il Mediterraneo dirette verso il porto di Tartus, in Siria, dove si trova l’unica stazione di rifornimento e manutenzione russa nel Mediterraneo. Il convoglio, composto da due navi da carico militari e una petroliera, è partito lo scorso 12 marzo dall’exclave russa di Kaliningrad, sul mar Baltico, ed è stato prima avvistato lungo le coste del golfo di Biscaglia e poi attraversare lo stretto di Gibilterra tra il 24 e il 25 marzo. In questi giorni dovrebbe attraversare lo stretto di Sicilia, che separa l’Italia dalla Tunisia.

Non c’è alcuna operazione segreta dietro ai movimenti delle tre imbarcazioni, ma fanno parte del sistema di rifornimenti tra Russia e Siria attivo dai tempi della guerra civile siriana iniziata nel 2011 e finita con la vittoria del dittatore Bashar al-Assad, sostenuto proprio dalla Russia, oltre che dall’Iran. Questi regolari convogli sono conosciuti pubblicamente con il nome di Syrian Express e, prima dell’inizio dell’invasione su larga scala dell’Ucraina, transitavano usualmente nel mar Nero.

Gli attacchi nel Mar Nero

Grazie ai successi militari ucraini contro la flotta russa del mar Nero, che è stata distrutta per un terzo durante gli ultimi due anni come riporta il Guardian, la rotta dalla Crimea occupata attraverso i Dardanelli in Turchia non è più un percorso sicuro e la Russia è stata costretta a circumnavigare l’Europa per raggiungere il Mediterraneo, con un aumento della navigazione di circa tre settimane. Per questo motivo, i movimenti delle navi russe lungo le coste africane sono aumentati.

Identikit delle navi

Due delle navi in transito questi giorni fanno parte della flotta nordica e sono la Bdk-031 classe Otrakovsky e la Bdk-010 Ivan Gren. Entrambe sono mezzi anfibi usati per le operazioni di sbarco e possono trasportare sia truppe che armamenti pesanti. La terza è invece la nave ausiliaria Kola classe Altay, della flotta del Baltico. Si tratta di una nave cisterna usata per il trasporto di combustibili usato per rifornire sia le navi in transito che per spostare rifornimenti a terra.

La Kola è una nave che transita spesso nel Mediterraneo e, secondo Vessel Finder, è previsto che attracchi in Egitto il prossimo 4 aprile alle 18. Le altre due navi non sono registrate nel sistema di tracciamento, ma si presume che attenderanno la Kola per poi raggiungere il porto siriano di Tartus. Come riporta il giornale estone Postimees, la Russia ha un accordo con il regime del presidente siriano Bashar al Assad per usare il porto di Tartus per i prossimi 44 anni, con l’autorizzazione a far stazionare 11 navi da guerra nell’area.

Il porto di Tartus

Ufficialmente l’area non è considerata una base militare, ma una stazione di rifornimento e riparazione per le navi russe, l’unica nel Mediterraneo, anche se ha tutte le caratteristiche di un avamposto utilizzato dalle forze armate. Tuttavia, attualmente non è ancora in grado di ospitare le grandi ammiraglie e portaerei russe con una lunghezza superiore ai 129 metri, ma può servire come base per il trasporto aereo di rifornimenti verso le grandi navi da guerra. L’area viene usata dal 2012 per trasferire armamenti in Siria.

Le ragioni del viaggio non sono note, ma la data di partenza da Kaliningrad, cioè il 12 marzo, suggerisce l’assenza di collegamenti diretti con l’attentato rivendicato dall’Isis-K alla Crocus city hall di Mosca, avvenuto il 22 marzo. Al contrario, si potrebbe trattare di un’operazione di rinforzo delle difese siriane, collegata alle tensioni scoppiate nell’area mediorientale a causa del conflitto tra Israele e Hamas e in risposta ai recenti raid israeliani e statunitensi avvenuti contro milizie radicali islamiche simpatizzanti di Hamas e presenti in Siria.

Fonte : Wired