Ma Ying-jeou farà tappa nella capitale cinese e visiterà anche altre province. Il viaggio cadrà alla vigilia dell’insediamento di Lai Ching-te, osteggiato da Pechino come “indipendentista”. Il Kuomintang spera che la visita possa abbassare le pressioni attraverso lo Stretto e favorire uno scambio pacifico.
Taipei (AsiaNews) – L’ex presidente di Taiwan, Ma Ying-jeou, sta pianificando un secondo viaggio in Cina all’inizio di aprile, dopo aver ricevuto l’invito da parte di Pechino. L’ex presidente visiterà la capitale e alcune università insieme a una delegazione di studenti di Taiwan. Il partito pro-Cina del Kuomintang, pro-Cina, spera che la visita possa alleviare le tensioni: la Cina continua a fare pressione sull’isola attraverso lo stretto di Taiwan, soprattutto dopo che Lai Ching-te, filo-indipendente, ha vinto le elezioni a gennaio e assumerà l’incarico di presidente a maggio.
Ma Ying-jeou sarà in Cina dall’1 all’11 aprile e farà tappa anche nella provincia meridionale del Guangdong e nella provincia occidentale dello Shaanxi, dove visiterà siti di importanza storica, e supervisionerà i programmi di scambio tra gli studenti della rinomata università di Pechino e dell’università Sun Yat-sen. Non è ancora noto se Ma incontrerà il presidente cinese Xi Jinping, ma un membro della delegazione ha detto che che sarebbero stati “a disposizione dei nostri ospiti”.
Ma Ying-jeou aveva incontrato il presidente cinese a Singapore nel 2015 ed era così diventato il primo leader di Taiwan a dialogare con Pechino da quando il Kuomintang aveva lasciato la Cina continentale nel 1949 dopo aver perso la guerra civile con il Partito comunista cinese guidato da Mao Zedong. Già l’anno scorso, Ma era andato in Cina ma non aveva fatto tappa a Pechino.
Poiché la Cina non riconosce il governo di Taiwan, ha fatto riferimento all’ex presidente semplicemente come “Mr. Ma Ying-jeou”. L’Ufficio per gli affari di Taiwan ha commentato dichiarando di accogliere la visita con favore.
Ma è stato presidente di Taiwan per due mandati dal 2008 al 2016. Dopo essersi ritirato dal suo incarico, ha mantenuto una certa influenza all’interno del Kuomintang, che resta il principale partito all’opposizione dopo aver perso contro il Partito progressista democratico.
Anche se Lai Ching-te ha aperto alla possibilità di un dialogo attraverso lo Stretto, Pechino lo respinge considerando Taiwan una provincia ribelle e separatista. Il Kuomintang, essendo filo-cinese, spera che questa visita possa inviare il messaggio di uno scambio pacifico. Tuttavia, in passato i discorsi di Ma hanno suscitato polemiche a Taiwan. L’anno scorso, per esempio, aveva detto che l’isola non aveva altra scelta se non quella di “fidarsi di Xi Jinping” riguardo le relazioni attraverso lo stretto.
Negli ultimi anni Pechino ha continuato a mettere pressione su Taiwan intensificando le sessioni di addestramento e le esercitazioni militari nelle acque vicino all’isola. Oltre alla crescente presenza militare, Pechino ha anche lanciato una serie di palloncini durante le vacanze del Capodanno lunare a inizio febbraio e di recente un motoscafo cinese che trasportava quattro persone si è capovolto durante un inseguimento della guardia costiera di Taiwan vicino all’isola Kinmen. Due persone sono morte e la guardia costiera cinese ha rafforzato il pattugliamento vicino alle isole esterne di Taiwan.
Fonte : Asia