Messina Denaro, di cosa sono accusati i tre fiancheggiatori arrestati e come erano collegati al boss

Matteo Messina Denaro

Su richiesta della Direzione distrettuale antimafia di Palermo sono finiti in carcere Massimo Gentile, 51 anni, Cosimo Leone, 56 anni, e Leonardo Gulotta, 31 anni. Avrebbero fiancheggiato la latitanza del superboss di Castelvetrano.

0 CONDIVISIONI

Un architetto originario del trapanese e che vive in Lombardia, Massimo Gentile, un tecnico radiologo dell’ospedale Abele Ajello di Trapani, Cosimo Leone e un operaio agricolo, Leonardo Salvatore Gulotta. Dalle ombre della latitanza del boss Matteo Messina Denaro spuntano altre pedine.

Il blitz dei carabinieri del Ros, coordinato dalla procura di Palermo diretta da Maurizio de Lucia, ha portato all’arresto di tre uomini ritenuti vicini al capomafia durante la sua lunga latitanza. Sono in corso perquisizioni in Lombardia e nella provincia di Trapani.

A Gentile e Leone, che sono anche cognati, viene contestato anche il reato di associazione mafiosa. Il primo, originario di Campobello di Mazara, cugino di secondo grado del Salvatore Gentile, la cui moglie – Laura Bonafede – è stata l’amante di Messina Denaro, è un architetto e lavora come responsabile dei procedimenti del servizio Lavori pubblici del Comune di Limbiate in provincia di Monza-Brianz dove ha gestito diversi appalti realizzati con i fondi del Pnrr.

Leggi anche

Giovanni Luppino, l’autista di Messina Denaro condannato a 9 anni per favoreggiamento ma non per mafia

Avrebbe prestato la sua identità al boss latitante per acquistare una Fiat 500 L, nel 2014 e una moto Bmw F650 nel 2007, per stipulare l’assicurazione sui due mezzi, per compiere operazioni bancarie, “insomma – scrivono i magistrati – di vivere e muoversi nel suo territorio come un cittadino qualunque e con un apparentemente regolare documento di riconoscimento”.

Leone, col suo lavoro di tecnico radiologo dell’ospedale Abele Ajello di Mazara del Vallo era un gancio interno e riservato per gestire il tumore al colon di Messina Denaro.

Gulotta è invece accusato di concorso esterno in associazione mafiosa, avrebbe fornito la sua utenza telefonica a Messina Denaro.

0 CONDIVISIONI

Fonte : Fanpage