Julian Assange ha ancora una carta da giocare per cercare di sfuggire all’estradizione negli Usa. L’Alta Corte di Londra ha infatti dato il via libera all’istanza della difesa del giornalista australiano per un ulteriore, estremo appello di fronte alla giustizia britannica contro la consegna alle autorità d’oltre Oceano. I procuratori statunitensi stanno cercando di processare Assange, 52 anni, per 18 capi d’accusa relativi alla pubblicazione da parte di WikiLeaks (piattaforma lanciata in Australia nel 2006 da Assange) di vaste quantità di documenti militari e diplomatici statunitensi riservati. Tutti sotto protezione della legge anti spionaggio. Gli americani sostengono che le fughe di notizie hanno messo in pericolo la vita dei loro agenti e che non ci sono scuse per la sua criminalità. I sostenitori di Assange lo ritengono invece un eroe, perseguitato, nonostante sia un giornalista, solo per aver rivelato presunti crimini di guerra degli Stati Uniti.
Breve storia di Wikileaks
Wikileaks è un sito nato nel 2006. Assange lo registra in Australia. Un progetto giornalistico. Un’organizzazione internazionale, senza scopo di lucro, in grado di ricevere sotto anonimato, grazie a un sistema di crittografia, segnalazioni e documenti sensibili. Una piattaforma inedita, emulata da molti in molte parti del mondo, che in qualche modo cambierà la storia del giornalismo online. Sul sito vengono pubblicati documenti riservati delle forze armate americane. Arrivano da fonti segrete, anche se alcune di loro diventeranno pubbliche nel tempo, come l’ex soldato americano Chelsea Manning.
2010. La pubblicazione di video e documenti riservati
Il 2010 è l’anno d’oro di Wikileaks. Il sito pubblica decine di migliaia di documenti riservati tra cui alcuni diventati molto famosi: i War Logs, informazioni riservate sulla guerra in Iraq e Afghanistan; e i Cablegate, 251.287 dispacci diplomatici americani provenienti da tutto il mondo, inviati da circa 250 ambasciate e consolati (circa 3.000 di questi riguardavano l’Italia). Negli anni a seguire arriveranno nuove rivelazioni sulla piattaforma. I Guantanamo file, dove venivano raccontate le pratiche di interrogatorio da parte dei militari Usa. L’Hillary Clinton Email Leaks, nel 2016, in piena campagna per le presidenziali, dove vennero pubblicate email riservate della candidata dem. Infine gli Stratford Emails, dove Wikileaks ha rivelato le pratiche di spionaggio della società di intelligence privata Stratford.
Le accuse ad Assange. Stupro in Svezia, spionaggio negli Usa
Ma con l’esplosione del caso Wikileaks, cominciano anche i problemi legali per Assange. Nel 2010 viene accusato di spionaggio e cospirazione dagli Stati Uniti per la pubblicazione di materiale riservato dell’esercito e dell’intelligence. Nello stesso anno è accusato di violenza sessuale in Svezia, accuse che ha sempre negato. Due donne svedesi lo accusano. La prima sostiene di essere stata molestata e violentata in stato di semi incoscienza. La seconda di essere stata trattenuta contro la sua volontà e di aver subito rapporti sessuali senza consenso. Nello stesso anno la Svezia ha emesso un mandato di arresto internazionale. I sostenitori del giornalista hanno sempre ritenuto che ci fossero motivazioni politiche dietro quelle accuse, costruite ad arte per screditarlo agli occhi dell’opinione pubblica. Assange si rifugia due anni dopo nell’ambasciata dell’Ecuador a Londra.
La carcerazione a Londra. Lo stato di salute ritenuto da molti precario
Nel 2019 la procura svedese ha archiviato il caso per mancanza di prove. Ma i guai di Assange non finiscono. Nello stesso anno l’Ecuador gli revoca l’asilo e Assange viene arrestato dalla polizia britannica. Viene rinchiuso nel carcere di Belmarsh, prigione di sua Maestà, l’11 aprile. Qui l’attivista resta in attesa dell’udienza che deciderà per la sua estradizione negli Stati Uniti. Un processo di estradizione complesso, con rinvii e appelli. Assange rischia 175 anni di carcere negli Stati Uniti, dove rischia di essere condannato per spionaggio.
L’Alta Corte di Londra ha deciso per la sua estradizione a marzo 2022. Assange ha presentato ricorso alla Corte Europea, per violazione dei diritti fondamentali dell’uomo. Gli ultimi giornalisti che sono entrati nel carceriere di Belmarsh per trovare Assange lo hanno descritto come stanco e invecchiato, provato dai lunghi anni senza libertà. Diverse organizzazioni per i diritti umani e attivisti hanno criticato il trattamento di Assange e hanno espresso preoccupazioni per il rispetto dei suoi diritti.
L’eredità di Wikileaks, un caso di giornalismo
Qualunque decisione prenderà l’Alta Corte, Wikileaks e Assange resteranno una delle pagine più importanti e controverse del giornalismo al tempo di internet. La capacità di creare strumenti in grado di rivelare informazioni, incidere sulla politica internazionale, mettere in evidenza le responsabilità dei governi, sono l’eredità di Wikileask. Così come la vicenda Assange ha sollevato dubbi e questioni etiche sul ruolo dei giornalisti, del giornalismo, sulla libertà di stampa e il diritto all’informazione. Questioni sulle quali il dibattito è tutt’ora aperto.
Fonte : Repubblica