Il trend #untouchedface (dunque visi intatti) è diventato virale: è l’inno alla normalizzazione dei visi e della pelle al naturale, senza filtri e ritocchini.
Tra filtri estremi, Photoshop e ritocchi vari, viene da chiedersi cosa ne sia stato dei visi: quelli veri. Se la norma sono i visi liscissimi e senza “imperfezioni” che dominano incontrastati sui social, chi viceversa si mostra con brufoletti, peluria, occhiaie, rughe e zampe di gallina sembra quasi un eroe. O almeno, sembrava. Oggi chi alla correzione dello scatto preferisce la propria naturalezza, non è più una voce fuori dal coro, perché il coro conta sempre più voci. Forse proprio come reazione all’estremizzazione del concetto di perfezione, oggi sui social la tendenza è l’opposta: è proprio farsi vedere esattamente così come si è. E riguarda millennials così come gen Z. Su TikTok è virale l’hashtag #untouchedface, promosso per la prima volta dalla 28enne Courtney Ball (@courtball su TikTok): il suo primo video in versione acqua e sapone è stato visto più di 8 milioni di volte da gennaio a oggi.
Che significa #untouchedface
Courtney ha raccontato a BuzzFeed che il suo desiderio era popolare la piattaforma di visi naturali, proprio perché se ne vedono sempre pochi in giro online. Ormai ci si è quasi dimenticati della vera consistenza della pelle umane e del suo vero colore con le discromie, le macchie, le cicatrici e tutto il resto. E la cosa peggiore è che c’è proprio il timore di farlo, perché si ha paura di essere derisi, offesi, messi al centro del body shaming, confrontati con le foto di chi sfoggia una pelle apparentemente perfetta, quasi senza pori. L’alterazione, digitale o chirurgica, sembra sia la norma. “Credo che i volti incontaminati, senza filtri, senza trucco e naturali non si vedano abbastanza, soprattutto nello spazio online. Ho solo pensato che sarebbe stato un messaggio positivo condividere che imperfezioni, macchie, cicatrici e difetti sono OK, normali. Non devi lasciare che la pressione degli standard di bellezza della società influenzi ciò che pensi di te” ha detto.
Instagram @courtball
L’obiettivo della tiktoker statunitense non è mai stato sminuire o attaccare chi ritocca le foto, chi si sottopone alla chirurgia estetica, chi aggiunge un filtro qua e là: il suo obiettivo è solo fare una narrazione improntata alla normalità, che possa incoraggiare le altre donne a volersi bene. Vuole far vedere ciò che si vede la mattina quando ci si specchia e vuole che non ci si senta in imbarazzo o in difetto, per l’immagine che lo specchio riflette. Non c’è nulla di male nel volersi vedere in un certo modo, nel volersi migliorare, ma bisogna sapere che non c’è nulla di sbagliato in ciò che si è senza Photoshop o il bisturi.
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La 28enne da un lato è stata sommersa di offese da parte chi non ha ritenuto abbastanza “gradevole” il suo aspetto. “Sembra più 38enne che 28enne” ha scritto una persona. Un altro utente si è chiesto se fosse normale avere le rughe a 28 anni. Dall’altro lato centinaia donne si sono fatte avanti, seguendo il suo esempio, condividendo i loro volti acqua e sapone, al naturale, liberandosi dell’ossessione per la perfezione, per il dover a tutti i costi aderire a uno standard che esclude le cosiddette imperfezioni. Il trend #untouchedface (dunque visi intatti) è così diventato virale e da gennaio a oggi convinto donne di ogni età, comprese quelle più avanti con gli anni, che hanno letto in questo hashtag un potente messaggio di normalizzazione anche della vecchiaia, in un mondo in cui invece sembra ci sia posto solo per la giovinezza.
Instagram @courtball
La 56enne Natalie (@nataliewhitlock7) si è unita alla tendenza scrivendo: “Normalizziamo la pelle naturale e la pelle matura. Mi sono piaciute più cose sull’invecchiamento di quanto mi aspettassi! Ad esempio, c’è un certo conforto e libertà nel sapere che il tuo aspetto non viene giudicato così duramente come quando avevi 20 e 30 anni”. Diversa età, stesso messaggi positivo anche quello della 30enne Ebby (@ebbymoyer ) che ha scritto: “Onestamente, ci sono giorni in cui non mi sento bella con tutti questi improvvisi segni dell’età, ma sono grata per la storia che racconta il mio viso e non voglio mai che le altre donne si sentano meno di perché non assomigliano all’ideale con la faccia da bambino”.
Instagram @courtball
Le esperienze di queste donne dimostrano il bisogno di non voler somigliare a nessuno, il desiderio di non dover a tutti i costi accontentare lo sguardo altrui, adattandosi agli standard, agli ideali, agli stereotipi. Alle facce tutte uguali, modellate a colpi di ritocchini di ogni tipo, si contrappongono le facce senza trucco (letteralmente) e senza inganno, un gesto liberatorio e di accettazione fatto per stare davvero bene con se stessi.
Fonte : Fanpage