Dopo 144 anni di lavori in corso, la basilica della Sagrada Familia, a Barcellona, verrà finalmente completata nel 2026. La data è simbolica e coincide con il centesimo anniversario della morte di Antoni Gaudí, architetto e artista della Catalogna che progettò l’imponente struttura simbolo del modernismo catalano di cui è il massimo esponente. Lo ha annunciato Esteve Camps, presidente della fondazione incaricata di completare l’opera.
Il cantiere della basilica
Cominciato nel 1882 dall’architetto Francisco de Paula del Villar y Lozano, a cui è subentrato Gaudí un anno dopo, il percorso verso la completa realizzazione di quello che per esteso si chiama Tempo expiatorio de la Sagrada Familia è stato ostacolato da guerre, crisi economiche, cambiamenti politici e carenza di fondi. Prima dell’avvento del turismo di massa, i lavori erano infatti finanziati esclusivamente tramite le donazioni dei fedeli, come si usava nella tradizione della costruzione delle cattedrali europee in epoca medievale, che però rendevano quasi impossibile una costanza nei lavori.
A partire dagli anni Settanta del Novecento, il continuo afflusso di turisti provenienti dall’Europa e poi da tutto il mondo ha messo fine alle difficoltà economiche del sito e della curia che lo gestisce, con circa 5 milioni di visitatori annuali che pagano tra i 25 e i 40 euro di biglietto di ingresso per visitare la basilica ancora incompleta. Come riporta il Guardian, poco più della metà dei 125 milioni di euro che entrano nelle casse della chiesa vengono usati per il completamento dei lavori, mentre non è nota la destinazione del resto dei ricavi, perché la chiesa cattolica non è obbligata a pubblicare i propri bilanci.
La scalinata è l’ultimo grande ostacolo
Nonostante la raggiunta stabilità finanziaria, i lavori per il completamento della Sagrada Familia sono rimasti recentemente bloccati per due anni a causa della pandemia da Covid-19, aggiungendo una nuova difficoltà a quella che sembra essere un’opera irrealizzabile. Infatti, nonostante la fondazione Junta Constructora abbia annunciato di aver trovato sia il denaro che i materiali per completare l’intero edificio entro il 2026, compresa la torre centrale da 172,5 metri, resta ancora in forse il destino dell’enorme scalinata di ingresso che dovrebbe estendersi su due interi isolati.
Quando cominciarono i lavori, la basilica si trovava in un ampio terreno agricolo, senza case o palazzi nelle sue immediate vicinanze. Ma nei 144 anni passati da allora, la città di Barcellona si è espansa sempre di più anche attorno alla Sagrada Familia e dove prima si trovavano solo campi, ora ci sono quartieri che ospitano circa mille famiglie e molte attività commerciali. Al posto di questi edifici, Esteve Camps vorrebbe comunque realizzare la grandissima scalinata prevista dai piani originali di Gaudí, comportando lo sfollamento di alcuni tra i residenti nella zona.
Secondo Camps, la scalinata potrebbe essere realizzata entro il 2034, ma è molto probabile che il progetto venga contestato, come sta già succedendo, e non veda mai la luce. Attualmente sono in corso colloqui con le autorità di Barcellona, che hanno l’ultima parola sul da farsi e, presumibilmente, non si imbarcheranno in un’operazione tanto costosa quanto impopolare tra la popolazione della città.
Lo stile della Sagrada Familia
Realizzata in stile neogotico, la Sagrada Familia si caratterizza per la complessa iconografia voluta da Gaudí. L’opera rappresenta la summa dell’artistica catalano, che ha progettato altri simboli dell’architettura cittadina, come Casa Batlló, la Pedrera e il Parc Güell. La basilica catalana si caratterizza per i tre portali (della Fede, della Speranza e della Carità) e per il profilo delle 18 torri, che sono dedicate ai dodici apostoli, ai quattro evangelisti, a Gesù e alla Vergine Maria. Ricco l’impianto decorativo e delle sculture, così come delle tre facciate: della Natività, della Passione e della Gloria.
Fonte : Wired