Putin riconosce che attentato al Crocus è stato fatto da islamisti radicali: “Ma qualcuno ne trae vantaggio”

Attentato a Mosca al Crocus City Hall

Il presidente russo Vladimir Putin ha riconosciuto che l’attentato al Crocus City Hall è stato compiuto da “islamisti radicali”, ma è tornato a manifestare sospetti sul ruolo di Kiev: “Dobbiamo rispondere alla domanda sul perché i terroristi hanno cercato di fuggire in Ucraina dopo questo crimine e chiarire chi li aspettava lì”.

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Vladimir Putin

L’attacco a Mosca è stato compiuto da “islamisti radicali”: lo ha affermato il presidente russo Vladimir Putin, che alla fine ha riconosciuto che l’attacco al Crocus City Hall, avvenuto nella serata di venerdì 22 marzo, è stato compiuto da “terroristi legati all’islam radicale”. Lo ha dichiarato in un discorso al popolo russo e al mondo intero, ma ha comunque rilanciato i sospetti nei confronti di Kiev.

“È  assolutamente chiaro che il terribile crimine al Crocus City Hall è stato un atto intimidatorio – ha detto -. La domanda è chi ne trae vantaggio. Dobbiamo anche rispondere alla domanda sul perché i terroristi hanno cercato di fuggire in Ucraina dopo questo crimine e chiarire chi li aspettava lì”.

Nel suo discorso alla nazione, Putin ha ammesso che la strage di Mosca è stata eseguita da “radicali islamisti”, ma ha comunque puntato nuovamente il dito contro Kiev. “L’attacco è stata un’intimidazione alla Russia e sorge la domanda chi abbia beneficiato di questo”, ha aggiunto, accusando gli Usa di voler convincere tutti che Kiev non ha avuto alcun ruolo nell’attentato.

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Il presidente russo ha fatto sapere che sarà un’inchiesta ad appurare “chi è il mandante” della strage, sottolineando quanto già annunciato in un incontro con i suoi collaboratori sulle misure da adottare dopo l’agguato, il cui bilancio è salito a 139 morti, mentre un centinaio di feriti rimangono ricoverati in ospedale.

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I quattro attentatori fermati con l’accusa di essere gli esecutori materiali della strage sono apparsi davanti alla Corte moscovita con visi gonfi, occhi tumefatti e addirittura in sedia a rotelle. Le immagini sono state diffuse dalla televisione di Stato e confermerebbero le voci di torture subite dai fermati dopo l’arresto.

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Nel frattempo, il portavoce della politica estera della Ue, Peter Stano, ha ribadito che “non vi è alcuna prova che l’Ucraina sia in qualche modo collegata a questi attacchi” e ha incitato il governo russo a “non utilizzare gli attacchi terroristici a Mosca come pretesto o motivazione per un’escalation”. Dello stesso tenore le dichiarazioni di Antonio Tajani. “Putin – ha affermato il capo della Farnesina – non deve utilizzare l’attentato per alzare lo scontro e per colpire ulteriormente Kiev”.

Nel suo discorso, Putin ha inoltre sottolineato che “la controffensiva ucraina è fallita” e che “i tentativi ucraini di stabilizzare il fronte falliscono”. “La Russia – ha detto ancora – va avanti nell’operazione militare speciale”. Subito dopo, il presidente russo ha affermato che in Ucraina “è nata una nuova gioventù hitleriana”.

“La società russa – ha continuato Putin – ha mostrato una reale unità durante l’attacco terroristico al Crocus City Hall di Mosca. In questo momento difficile, la nostra società ha dato un esempio di vera solidarietà, unità, sostegno reciproco”.

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Fonte : Fanpage