La tutela dei minori è un tema importante e delicato per TikTok, sia perché è un tema importante e delicato per tutte le piattaforme sia perché il social di ByteDance è in qualche modo nato specificamente proprio per rivolgersi ai più giovani, sia perché è un argomento su cui TikTok è finito spesso (ed è tuttora) nel mirino delle autorità.
L’ultima novità in questo senso è la creazione del TikTok Youth Council, descritto come “una nuova iniziativa che rafforzerà ulteriormente il modo in cui costruiamo la nostra app per essere sicura per gli adolescenti”.
Le richieste degli adolescenti e dei loro genitori
Secondo quanto spiegato, l’annuncio arriva contemporaneamente alla diffusione dei risultati di nuovo studio globale condotto da YouGov su oltre 12mila adolescenti tra i 13 e i 17 anni e i loro genitori, che rivela un desiderio maggiore di lavorare insieme alle piattaforme digitali.
Creato in collaborazione con la britannica Praesidio Safeguarding, lo Youth Council è una sorta di Consulta dei Giovani, è composto da 15 ragazzi tra i 15 e i 18 anni di diverse comunità e Paesi (come Stati Uniti, Regno Unito, Brasile, Indonesia, Irlanda, Kenya, Messico e Marocco), si è riunito per la prima volta a dicembre 2023 e ha organizzato un secondo incontro cui ha partecipato anche Shou Chew, il CEO di TikTok (foto in cima alla pagina).
Quanto alla ricerca, ha esaminato le conversazioni delle famiglie sulla sicurezza online in generale e ha rivelato che la maggior parte parla, almeno una volta alla settimana, dell’uso dei servizi online da parte degli adolescenti (lo dichiara il 77% dei genitori e il 69% dei ragazzi italiani). E però, gli adolescenti italiani hanno ammesso di sentirsi a disagio nell’affrontare queste conversazioni con gli adulti, e in particolare argomenti come il bullismo (nel 22% dei casi), l’immagine corporea (39%) e il tempo trascorso davanti allo schermo nel 31%. Specularmente, per i genitori sarebbe invece più facile discutere di discriminazione (56%), religione (54%), abuso di alcol e sostanze (51%) e di un lutto (34%) che di sicurezza online.
Fra gli altri dati interessanti emersi dallo studio di YouGov e TikTok, relativi all’Italia: il fatto che il 74% degli adolescenti ritenga di essere in grado di stare al sicuro online ma anche pensa che le piattaforme dovrebbero creare spazi per ascoltare direttamente loro su questo e consentire loro di contribuire al processo decisionale (una risposta che ha dato il 61% del campione); o che quasi la metà dei genitori italiani vorrebbe maggiore supporto dalle scuole sulla sicurezza online, mentre oltre un terzo vorrebbe maggiore controllo sugli account online dei figli.
Da questo punto di vista, quello del cosiddetto controllo parentale (qui la nostra guida), il 33% degli adolescenti ha dichiarato che i genitori fissano un limite di tempo da trascorrere sullo schermo, il 31% dei padri e delle madri dispongono del codice di accesso al telefono dei propri figli, il 32% segue i ragazzi sulle piattaforme online e il 28% chiede ai propri figli di mostrare i profili o i feed dei vari social.
Social e minori, le cose che farà (e fa) TikTok
Durante il primo incontro dello TikTok YouTh Council, secondo quanto riferito, i ragazzi hanno parlato proprio dell’importanza di iniziative educative su questi temi, dunque nel corso del 2024 la piattaforma darà vita a “oltre 10 campagne di alfabetizzazione mediatica in-app in tutto il mondo”, che “si concentreranno sulla disinformazione e sui contenuti generati dall’IA”.
Non è tutto, perché TikTok ha già un suo spazio, chiamato Collegamento Famigliare, che permette appunto ai genitori di tenere d’occhio quello che i figli fanno sulla piattaforma: “Per incoraggiare un maggior numero di persone a consultare i nostri strumenti per i genitori, lo abbiamo segnalato a centinaia di milioni di persone nella nostra app – hanno spiegato dall’azienda – Ora lo mostriamo a ogni nuovo membro della community di età superiore ai 35 anni quando si iscrive”
Tutto questo si inserisce in un social che, come su Italian Tech abbiamo scritto spesso, è già parecchio attivo nella tutela dei più piccoli fra i suoi utenti: TikTok è ampiamente la piattaforma più severa sia nella moderazione dei contenuti sia nel cosiddetto age-gating, cioè l’azione di filtro e controllo dell’età degli utenti; inoltre, già a gennaio 2021, TikTok è stata la prima, fra le grandi piattaforme social, a rendere privati di default tutti gli account, nuovi e già esistenti, dei 13-15enni.
Fonte : Repubblica