Sarà la magistratura a far luce sulla morte di Gil Catayong, 42enne di origine filippina morto due giorni dopo essere stato visitato al pronto soccorso dell’ospedale Misericordia di Grosseto. L’Asl: “Il paziente era stato dimesso a fronte di un quadro buono”
Gil Catayong
Gil Catyong, 42enne cuoco d’origine filippina, è stato stroncato il 14 marzo da un malessere per ora imprecisato. Due giorni prima era andato una prima volta al Pronto soccorso dell’ospedale Misericordia di Grosseto, ma era stato dimesso, perché, come afferma, l’Asl, “stava bene“.
La Procura di Grosseto ha aperto un procedimento penale, al momento contro ignoti, e disposto l’autopsia (gli esiti non prima di un mese) per capire se si è trattata di una semplice fatalità o se ci sono responsabilità da parte di qualcuno.
Stando a quanto ricostruito, Gil aveva iniziato a lamentare una febbre che non andava via già dall’inizio del mese di marzo. Aveva svolto le analisi del sangue, consigliate dal medico di famiglia, ma i valori erano risultati tutti più o meno nella norma. Dopo qualche giorno la nuova complicazione: un improvviso gonfiore alle mani tanto da rendergli difficile anche alzare il gomito.
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Di qui la scelta di andare il 12 marzo al pronto soccorso dell’ospedale Misericordia. Ma era stato dimesso senza che venisse riscontrato niente di anomalo. La situazione però si aggrava nel giro di due giorni, con Gil che non riesce quasi neanche più a muoversi. La chiamata dell’ambulanza si rivelerà inutile: il 42enne morirà durante il trasporto in ospedale.
Dopo l’esame medico-legale disposto dall’Usl, la procura chiede l’autopsia, svolta il 19 marzo e i cui esiti permetteranno di capire come è morto.
Sul caso del signor Catayong, il direttore del Dipartimento Emergenza-Urgenza, dottor Mauro Breggia, precisa che “il paziente, arrivato al pronto soccorso qualche giorno prima per patologia di lieve entità, era stato dimesso a fronte di un quadro di salute buono che lo consentiva. A seguito del doloroso successivo evento, al fine di fare chiarezza sulle cause, la direzione Deu ha richiesto il riscontro diagnostico e ha segnalato, come da prassi, il caso all’autorità giudiziaria. L’azienda, profondamente dispiaciuta per l’accaduto, si unisce al dolore dei familiari”, conclude l’Asl.
Gil Catyong da 10 anni viveva con la famiglia a Grosseto dove aveva un impiego in un ristorante dopo aver lavorato a lungo in una lavanderia. In città vivevano anche il figlio 19enne e la madre. Il funerale è stato celebrato lunedì 25 marzo nella chiesa del cimitero di Sterpeto a Grosseto. Il corpo sarà cremato e le ceneri saranno portate nel suo Paese d’origine, nelle Filippine, dove vive ancora parte della sua famiglia.
Fonte : Fanpage