Quattro uomini sono stati già condotti a processo come responsabili dell’attentato a Mosca, avvenuto il 22 marzo 2024 nella Crocus city hall, un grande teatro nella periferia della capitale della Russia. L’attentato, in cui sono state uccise circa 140 persone, è stato rivendicato dall’Isis-K, un gruppo affiliato all’Isis composto prevalentemente da milizie provenienti dal Pakistan e attivo in Afghanistan in opposizione ai talebani.
I 4 arrestati
Le autorità hanno identificato i quattro uomini come residenti in Russia ma provenienti dal Tagikistan, un’ex repubblica sovietica dell’Asia centrale che confina a sud con l’Afghanistan e la cui popolazione è al 96,7% di fede musulmana. Hanno tra i 19 e i 32 anni e si chiamano Dalerdzhon Mirzoyev, Saidakrami Rachabalizoda, Shamsidin Fariduni e Mukhammadsobir Faizov. Assieme a loro sono state arrestate altre 7 persone, sospettate di aver contribuito all’organizzazione dell’attacco, i cui dati non sono ancora stati diffusi.
L’accusa per gli esecutori materiali dell’attentato è di aver compiuto atti terroristici, punibili con il carcere a vita. Le immagini del loro ingresso in tribunale hanno mostrato i quattro visibilmente feriti. Uno di loro è stato condotto nell’aula in sedia a rotelle, mentre un altro aveva una fasciatura attorno a un orecchio che, secondo il media indipendente Meduza, sarebbe stato tagliato dalle forze di sicurezza russe durante interrogatori in cui è stato fatto ampio uso di tortura, tra cui l’elettroshock.
Caccia ai responsabili
L’attentato a Mosca è stato rivendicato direttamente dall’agenzia stampa dell’Isis, Amaq, come ha riportato il giornalista di Al Jazeera Levent Kemal su X, ma il leader russo, Vladimir Putin, non ha citato il gruppo radicale, accusando invece l’Ucraina di aver organizzato il tutto. Come riporta il Guardian, Putin ha anche sostenuto che gli attentatori siano stati arrestati mentre tentavano di raggiungere il confine tra Russia e Ucraina, luogo altamente militarizzato e presidiato dai militari russi. L’Ucraina ha respinto ogni accusa formulata rispetto a un suo eventuale coinvolgimento.
Gli attentati dell’Isis
Poche settimane fa, gli Stati Uniti avevano avvertito la Russia del pericolo di possibili attacchi fondamentalisti sul territorio russo e alcuni funzionari statunitensi sentiti dalla Cbs hanno confermato il coinvolgimento dell’Isis-K. Il gruppo, il cui nome completo è Islamic state Khorasan province, è responsabile di oltre 100 attacchi avvenuti tra Pakistan e Afghanistan dal 2018 a oggi, compreso l’attentato all’aeroporto internazionale di Kabul, nel 2021, dove sono morti 169 civili e 13 soldati statunitensi.
Non è la prima volta che la Russia si trova al centro di attacchi dell’Isis. Nel 2015 il gruppo ha rivendicato l’esplosione di un aereo civile russo partito dall’Egitto e nel 2022 l’attacco contro l’ambasciata russa a Kabul. Nel comunicato in cui è stato rivendicato l’attacco, l’Isis lo ha descritto come parte della “guerra tra lo Stato islamico e i paesi che combatto l’Islam” e, come riporta Business Insider, secondo l’esperto di terrorismo, Daniel Byman, potrebbe trattarsi di una rappresaglia per il brutale trattamento riservato dalla Russia alle minoranze musulmane, sia oggi che nel passato.
Fonte : Wired