Con l’arrivo del mercato libero al posto del tutelato si sono moltiplicate le offerte di luce e gas. Dopo aver ricevuto bollette “pazze” con aumenti spropositati e improvvisi, molti consumatori sono alla ricerca di condizioni più convenienti per risparmiare. Ma esiste un prezzo giusto da pagare? Ci sono dei punti di riferimento, con delle soglie a cui fare attenzione. Al di sopra di queste sarebbe meglio cambiare offerta o fornitore. Le informazioni sono già nelle nostre bollette, basta sapere dove cercare: per capire come muoversi tra le offerte nel mercato libero abbiamo parlato con gli esperti di Segugio.
Primo passo, capire la propria situazione: bolletta, offerta e contratto
Il prezzo delle bollette dipende dalla somma di varie voci e non solo da quanto consumiamo. Se vogliamo capire se stiamo pagando troppo, in questo caso la voce di nostro interesse è la “spesa per la materia energia”, rintracciabile nella parte di dettaglio e non nella visualizzazione sintetica della bolletta. Qui ci sono due voci:
- Una quota energia, espressa in euro a kilowattora (€/kwh) se parliamo di luce o euro a standard metro cubo (€/Smc) se parliamo di gas;
- Una quota fissa, espressa in euro al mese o l’anno. Questo importo prescinde dal consumo, come fosse un abbonamento.
La voce della quota energia, la prima, può essere fissa o variabile, a seconda del contratto sottoscritto. Lo stesso vale per la seconda voce, che, allo stesso modo della prima, viene decisa dal fornitore di energia. Le altre informazioni che ci servono riguardano il contratto che abbiamo sottoscritto col nostro fornitore e la relativa offerta. Possiamo trovarle tutte raggruppate in un box nella parte laterale della bolletta, solitamente in prima o seconda pagina, come si vede nell’esempio sotto.
Una volta trovate le voci della componente energia è importante controllare il nome dell’offerta col relativo codice e la scadenza, per capire poi come muoversi nel confronto tra i prezzi disponibili.
Bollette del gas troppo alte, qual è il prezzo giusto nel mercato libero: cosa guardare
A differenza del Servizio di tutela della vulnerabilità in cui il prezzo è stabilito dall’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente (Arera), nel mercato libero il costo delle bollette del gas dipende in larga parte dall’andamento del Psv, il Punto di scambio virtuale. Si tratta dell’indice di riferimento del gas metano all’ingrosso in Italia, un parametro che ogni giorno influenza il prezzo delle bollette.
È fondamentale guardare all’andamento del Psv per capire se l’offerta sottoscritta col fornitore del gas è conveniente. Nelle bollette del mercato libero diversi fornitori aggiungono al Psv un sovrapprezzo, definito “spread” o “fee”. Questo valore, espresso in €/Smc, rappresenta il guadagno delle aziende: da questa soglia possiamo renderci conto di quanto sia conveniente la tariffa.
“Al momento il prezzo del Psv è intorno ai 0,30: per le offerte variabili che applicano spread basso o nullo è questo il valore da guardare – spiega a Today.it Paolo Benazzi, Managing director utilities di Segugio.it – Per le offerte fisse la differenza è più alta, quelle più convenienti sono intorno ai 50 centesimi perché bloccare la tariffa costa un po’ di più, ma questo mette al riparo da aumenti futuri”.
Quindi, in base all’andamento del Psv nel 2024, sono da ritenere convenienti le offerte variabili per la fornitura di gas intorno ai 30 centesimi al metro cubo, mentre per le fisse siamo intorno ai 50 centesimi.
Bollette della luce in aumento: ecco la soglia “ideale” del prezzo giusto
Per le bollette della luce il nostro punto di riferimento è il Pun, ovvero il Prezzo unico nazionale. Si tratta del costo all’ingrosso dell’energia elettrica in Italia ed è la voce che più influenza la formazione del prezzo delle bollette, nella componente energia. Tenere d’occhio l’andamento del Pun è un ottimo modo per stabilire la convenienza o meno dell’offerta sottoscritta col proprio gestore della luce.
Ma non è l’unico fattore che influisce. Oltre le cause esterne (guerre, disastri ambientali, incidenti) bisogna tenere conto anche del costo del gas, visto che il metano è ancora la fonte più usata per generare corrente: a un aumento delle quotazioni del gas spesso ne corrisponde uno per il prezzo della luce.
INCHIESTA: Ho risposto all’ufficio del mercato libero e mi sono trovato un contratto della luce a mia insaputa
“Al momento il Pun è a 10 centesimi al kilowattora: quindi sono da considerare convenienti le tariffe che più si avvicinano a questo valore – dice Benazzi di Segugio.it – In questo momento ci sono anche delle offerte ‘Pun puro’ che non applicano sovrapprezzo, cioè senza spread, altre che offrono dei prezzi bloccati. Per il 2024 e il 2025 le previsioni di prezzo sono abbastanza stabili”.
Per gli utenti rimasti nel regime di tutela questo discorso non vale perché le condizioni economiche vengono stabilite da Arera, l’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente. Al contrario, per chi è nel mercato libero la voce in bolletta che riguarda la materia energia è decisiva per risparmiare sui costi finali.
Come trovare l’offerta migliore di luce e gas nel mercato libero
Nel mercato libero è sempre possibile cambiare offerta e fornitore. Per questo esiste un motore di ricerca che permette di confrontare tutte quelle disponibili. Dopo aver capito quali voci della bolletta guardare e quali soglie non superare, si può controllare se esistono offerte migliori sul Portale Arera e scegliere così quella più conveniente per risparmiare.
Truffe in bolletta: ecco i consigli per sopravvivere al mercato libero
Comprendere i consumi, ad esempio, può già indirizzarci nella scelta: “Se consumate molto c’è bisogno che il costo al kwh sia basso – spiega Benazzi di Segugio.it -. Al contrario chi consuma poco deve concentrarsi sulla voce di costo fissa”. Anche il “codice offerta” è utile a capire i dettagli della propria fornitura: basta copiarlo dalla propria bolletta – di solito si trova tra le informazioni nella prima pagina – e incollarlo sul portale Arera.
Fonte : Today