Si è lanciata con l’auto, in cui c’era anche la figlia di sette anni, contro il suo ex che stava passeggiando sul marciapiede. E, dopo averlo travolto, è scesa dall’auto e ha urlato: “Perché non sei morto?”. Secondo i carabinieri si è trattato di un gesto volontario. Per questo una donna di 46 anni di Taranto è agli arresti domiciliari in attesa di essere interrogata dal giudice delle indagini preliminari.
La donna, lo scorso 22 marzo, ha investito l’uomo che era sul marciapiede all’incrocio tra via Monfalcone e via Mazzini, e poi, secondo alcune testimonianze al vaglio degli inquirenti, e scesa dalla vettura e ha urlato: “Come mai non ti ho ammazzato? Come mai non sei morto?”, prima di fuggire a piedi con la figlia. L’uomo è rimasto incastrato sotto l’auto ed è stato liberato da alcuni passanti. Soccorso dal 118 e trasportato in ospedale, il malcapitato ha riportato ferite giudicate guaribili in 20 giorni.
Dopo alcune ore la donna, insieme al suo legale, si è presentata alla caserma dei carabinieri ed è stata posta ai domiciliari con l’accusa di tentato omicidio, ma il pubblico ministero Enrico Bruschi, nella richiesta di convalida del fermo, ha chiesto al giudice di applicare la misura della custodia cautelare in carcere. La decisione è attesa per il 25 marzo.
Fonte : Today