Visitate il museo di Dior e vi sentirete come “Alice nel paese delle meraviglie”

Amanti della moda all’appello. Non potete non fare l’esperienza che ho fatto io con un’amica fashion addicted. E cioè? Parigi fashion tour! Comincio in questo articolo a descrivervi la prima tappa del nostro tour: il museo Dior. Eravamo come Alice nel paese delle meraviglie, occhi sgranati. Dopo due ore di estasi un guardiano ci ha dovuto ricordare che stavano chiudendo il museo, invitandoci gentilmente a uscire, altrimenti noi eravamo ancora lì, imbambolate davanti a cotanta bellezza.

Il museo si trova ad Avenue Montaigne, in un meraviglioso palazzo dell’Ottocento. Christian Dior fondò la sua maison proprio in questa strada, proprio in questo palazzo, che per lui fu amore a prima vista. Nel museo si ammirano i meravigliosi abiti di Christian Dior e dei suoi sei successori: Yves Saint Laurent, Marc Bohan, Gianfranco Ferrè, John Galliano, Raf Simons e Maria Grazia Chiuri. Nella Galerie Dior si respira lo spirito della haute couture parigina, e si ammirano autentiche opere d’arte.

Come Dior confida nelle sue memorie “I dream of making the women not only more beautiful but also happier”. La donna di Dior è una donna che mostra la sua femminilità nel dopoguerra, con una silhouette che fascia le forme dei fianchi. Un altro amore di Dior erano i fiori, simbolo di gioia di vivere dopo la guerra mondiale, Dior era una grande amante della natura, probabilmente perché nato in Normandia. Le fan di Dior famose sono celebrate nell’ultima sala, da Grace Kelly, a Marlene Dietrich, da Marylin Monroe a Rita Hayworth, solo per citarne alcune. Marlene Dietrich fu il massimo, affermando “No Dior, no Dietrich”, durante le riprese di un film di Hitchcock, pretendendo un guardaroba Dior.

Nella Galerie si ammira una sala intera dedicata alla collezione di Mariagrazia Chiuri per le donne, una sala tutta bianca e rossa, a simboleggiare lo stop alla violenza. In un angolo della sala troneggiano due anziane sarte, pronte a mostrare la loro maestria, parlano solo francese, sono in Dior da più di cinquant’anni. In un’altra sala una meravigliosa opera d’arte di John Galliano, che evoca la regina Maria Antonietta, il vestito mostra il motivo della ghigliottina, ed evoca la bandiera francese, con i toni del blu, bianco e rosso. Una sala ci riporta alla storia del profumo, partendo da Miss Dior, che Christian fece in onore della sua amata sorella. La sala più stupefacente è un tripudio di abiti haute couture, un’autentica meraviglia.

Ci sediamo sulla panca di fronte e rimaniamo lì in ammirazione a bocca aperta per un po’. Apprendiamo che tutto l’allestimento è modificato ogni sei mesi, il che ha dell’incredibile. Un’esperienza da non perdere, qui si ha la sindrome di Stendhal, il che fa capire quanto la moda, questa con la M maiuscola, sia una vera forma d’arte.

Fonte : Today